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RIVOLUZIONE COPERNICANA. "Vicisti, Galileae" (Keplero, 1611).

UNESCO: IL 2009 ANNO INTERNAZIONALE DELL’ASTRONOMIA. Che farà l’Italia? Galileo di nuovo al confino!?! - a cura di Federico La Sala

Basta visitare il sito www.astronomy2009.org per vedere quante iniziative si preparano, dagli Stati Uniti al Giappone, dalla Gran Bretagna all’India.
sabato 14 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] L’Osservatorio di Arcetri, la villa «Il Gioiello» e la Torre del Gallo sorgono in una località collinare chiamata Pian dei Giullari, nome quanto mai adatto a una presa in giro. Però c’è poco da scherzare. I fatti dimostrano che di Galileo, fondatore di quel metodo scientifico che è la Carta costituzionale della Ragione, poco importa ai nostri politici. E passi: fin qui siamo ancora nell’ambito delle nobili rimembranze (ma per celebrare un Carducci o un Fogazzaro i soldi sarebbero (...)

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> UNESCO: IL 2009 ANNO INTERNAZIONALE DELL’ASTRONOMIA.... Una nevicata su Marte...Nel 99esimo Sol (giorno marziano) di missione, Phoenix si è regalato uno spettacolo mai visto. Una breve nevicata mattutina, mentre il sole scivola basso all’orizzonte. A vederlo è stato il laser di costruzione canadese Lidar.

venerdì 30 gennaio 2009

Una nevicata su Marte *

Nel 99esimo Sol (giorno marziano) di missione, Phoenix si è regalato uno spettacolo mai visto. Una breve nevicata mattutina, mentre il sole scivola basso all’orizzonte. A vederlo è stato il laser di costruzione canadese Lidar, un fascio verde che spazza il cielo a caccia di nuvole. Ha registrato alcune fall-streaks, "striature in movimento", cristalli di ghiaccio che cadono dalle nuvole nei -70°C dell’alba. Sul pianeta Terra la chiamiamo neve.

La scoperta è stata fatta a circa 4 km d’altezza dal punto in cui il laboratorio spaziale americano è atterrato il 26 maggio scorso. L’analisi ha dimostrato che dopo circa 20 minuti la nevicata è caduta intorno ai 2.500 metri prima di raggiungere un’atmosfera così secca da fa sì che i cristalli sublimassero nuovamente in gas, esattamente come accade al ghiaccio polare esposto all’atmosfera marziana.

25 settembre 2008 - Nuvole su Marte nelle foto scattate da Phoenix Uno spettacolo discreto e lontano 6 mesi di viaggio interplanetario che ha però scatenato l’entusiasmo del responsabile della stazione meteo di Phoenix, il canadese Jim Whiteway. "Nulla del genere è mai stato osservato al di là della Terra - ha spiegato Whiteway - e ora stiamo esplorando i terreno circostante per capire se la neve può aver raggiunto il terreno". Nei prossimi giorni il laser Lidar continuerà la sua indagine. Intanto altre tracce di acqua precipitata al suolo verranno cercate nei campioni di terreno analizzati dal laboratorio Tega (Thermal and Evolved Gaz Analyzer).

I dati, spiegano alla Nasa, mostrano la presenza di carbonato di calcio e particelle simili a terra argillosa che - almeno sulla terra - si sono formati solo in presenza di acqua allo stato liquido. Questo - secondo gli esperti - potrebbe confortare l’ipotesi di precipitazioni anche sul suolo di Marte. Dopo oltre 4 mesi di missione alle alte latitudini, si spera che Phoenix possa regalare ancora qualche importante sorpresa, prima che la primavera giunga al termine, e la sua capacità di movimento basata sull’irraggiamento dei pannelli solari sia ridotta e poi spenta dal lungo inverno.

* Il Sole24 Ore, 30 settembre 2008


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