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Pianeta Terra. Europa ...

PER I ROM E PER I MIGRANTI, PROSSIMI INTERVENTI DELL’EUROPA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE. In allegato, la "presa di posizione" dei Giuristi Democratici - a cura di pfls

L’Italia ancora non ha ratificato la Convenzione europea sulla nazionalità del 1997 e la Convenzione sulla prevenzione della condizione di apolide.
martedì 10 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] L’annuncio di un pacchetto di misure specifiche sulle questioni dei rom e delle norme europee anti discriminazione arriva dopo le recenti polemiche sulla situazione che si è venuta a creare in Italia che hanno investito l’Europa sia con la discussione straordinaria del Parlamento di Strasburgo sia con i moniti di Bruxelles al pacchetto sicurezza italiano e alla volontà più volte ribadita del governo italiano di voler istituire un apposito reato di clandestinità per gli immigrati [...] (...)

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> PER I ROM E PER I MIGRANTI, PROSSIMI INTERVENTI DELL’EUROPA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE. --- La risoluzione sulle impronte ai nomadi, presentata da Pse, Verdi, Liberaldemocratici e Sinistra europea è passata al parlamento europeo con 336 sì, 220 no e 77 astenuti. Nel testo si mette in guarda dalla violazione delle norme "antidiscriminazione".

giovedì 10 luglio 2008


-  Il Parlamento europeo vota un risoluzione: "Prima decida la Commissione"
-  Il governo italiano manda una lettera di "chiarimenti" a Barrot

-  Strasburgo avverte l’Italia
-  "Stop alle impronte ai nomadi"

STRASBURGO - La risoluzione sulle impronte ai nomadi, presentata da Pse, Verdi, Liberaldemocratici e Sinistra europea è passata al parlamento europeo con 336 sì, 220 no e 77 astenuti. Nel testo si mette in guarda dalla violazione delle norme "antidiscriminazione". Una richiesta di rinvio del voto, presentata dal Ppe (che ha poi deciso di votare no alla risoluzione, ad eccezione di alcuni eurodeputati rumeni e ungheresi), era stata precedentemente respinta dalla maggioranza dell’Aula.

Gli europarlamentari hanno approvato un emendamento al testo della risoluzione col quale si esortano le autorità italiane "ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori e dall’utilizzare le impronte digitali già raccolte in attesa dell’imminente valutazione delle misure previste annunciata dalla Commissione, in quanto questo costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l’origine etnica".

L’assemblea ha anche approvato una proposta di modifica presentata dal gruppo di destra con la quale si fa riferimento alla risoluzione approvata dall’Europarlamemto nel gennaio di quest’anno nella quale si sollecitano gli Stati ue a risolvere il problema dei campi "illegali" dove non c’è igiene o standard di sicurezza e dove "un alto numero di bambini rom muore per incidenti domestici".

Nel frattempo al commissario Ue alla Giustizia, Jacques Barrot è arrivata una prima risposta del governo italiano alla nuova lettera della Commissione Ue per chiedere ulteriori chiarimenti sulla raccolta delle impronte digitali nei campi rom. Solo tre giorni fa il ministro Maroni aveva detto di aver chiarito "i malintesi" con Barrot. E oggi il commissario avverte: " Sulla questione dei rom occorre una soluzione effettiva e adeguata, soprattutto per quanto riguarda i minori. Occorre aiutare i rom, non stigmatizzarli".

* la Repubblica, 10 luglio 2008.


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