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Esami di maturità 2008: le tracce della prova di italiano

mercoledì 18 giugno 2008 di Emiliano Morrone
Le tracce degli esami di maturità del 2008 riguardano:
1) la donna;
2) Eugenio Montale;
3) il lavoro;
4) la Costituzione.
Cinquecentomila studenti si cimenteranno con la prova di italiano dell’esame di maturità. Il tema di italiano sarà uguale per tutti gli indirizzi di studio.
Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha detto: "Non voglio fare retorica ma l’esame di maturità è una tappa fondamentale nella crescita educativa e umana dei ragazzi. In questo momento so bene che tra (...)

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> Esami di maturità 2008: le tracce della prova di italiano ---- VIVWERE IN EUROPA E VIVERE IN ITALIA. Il governo censura la campagna pubblicitaria dell’Ue.

sabato 23 maggio 2009

Il governo censura la campagna pubblicitaria dell’Ue

FOTOGALLERY: LA "CENSURA PREVENTIVA"

di Simone Collini *

C’è una campagna pubblicitaria fatta dall’Unione europea per invitare i cittadini a votare che gli italiani non vedranno. Negli altri paesi sì, sui muri delle principali città d’Europa verranno affissi manifesti come quello raffigurante un massiccio castello da una parte e una verde siepe dall’altra, con la scritta: «Quanto devono essere aperte le nostre frontiere?».

Il Pd ha ora presentato un’interrogazione parlamentare al ministro delle Politiche comunitarie per chiedere al governo il perchè di questa censura. Il sospetto è infatti che alla base della decisione di non dare il via libera a questa campagna ci sia il fatto che non è in linea con i messaggi veicolati dal governo. «Gli italiani hanno il diritto di sapere per quale motivo il governo italiano ha rifiutato di diffondere nel nostro paese i manifesti della campagna», si legge nell’interrogazione presentata al ministro Andrea Ronchi dai deputati Pd Walter Verini, Alberto Losacco, Sandro Gozi e Jean Leonard Touad. E il dito viene puntato proprio sul manifesto dedicato al tema dell’immigrazione, così poco in sintonia con la linea dei respingimenti. Ma ce ne sono anche altri che veicolano messaggi decisamente distanti dalle politiche del governo Berlusconi.

Il Parlamento europeo ha approvato la campagna nelle scorse settimane, con il voto favorevole di tutti i gruppi, compreso il Ppe (quello di riferimento, a Strasburgo, del Popolo delle libertà). Poi i creativi si sono messi all’opera consegnando sei diversi manifesti, con messaggi tematici tradotti in 23 diverse lingue. Ma quelli con le scritte in italiano rimarranno negli armadi.

«Sembra che il ministro Ronchi, interrogato in merito, abbia definito tale campagna "inadeguata", dicendosi disposto a predisporne una propria», fa sapere Verini. «Corrisopndesse al vero», dice il deputato del Pd, «credo sia necessario ed urgente conoscere le reali motivazioni alla base di una decisione che sarebbe grave ed arbitraria. Una scelta che, alla luce anche delle posizioni di aperto contrasto assunte dal nostro esecutivo perfino con organismi sovranazionali, come avvenuto sul tema dell’immigrazione, rappresenterebbe una nuova conferma della scarsa sintonia del governo italiano con il comune sentire dell’Europa comunitaria».

* l’Unità, 22 maggio 2009


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