Dopo il "magnaccia" rivolto ieri al Cavaliere, in riferimento alle intercettazioni
il leader dell’Idv non fa marcia indietro: "Obbliga il Parlamento a fare leggi per lui"
Di Pietro, niente scuse a Berlusconi
"Lui deve chiederle agli italiani" *
ROMA - Il giorno dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro non chiede scusa al premier, per averlo definito "un magnaccia". Anzi. Infatti il leader dell’Italia dei valori, ospite di Lucia Annunziata nel programma tv In mezz’ora, sostiene che è il Cavaliere a doversi "scusare con gli italiani, perché in campagna elettorale ha detto che si sarebbe attivato per farli stare bene. E invece sta obbligando il Parlamento a fare leggi che servono a lui per suo interesse".
"Il mio sarà pure un linguaggio crudo - aggiunge Di Pietro - ma il suo è un insulto agli italiani perché quando ha un processo in corso si fa una legge per farsi salvare". Quindi "è il premier che si deve scusare con gli italiani anche perché non può fare telefonate al direttore della rete pubblica per cui noi paghiamo il canone per dire piazza questo, piazza quello".
Ieri il presidente del Consiglio, dalla Sardegna, ha reagito a quel "magnaccia" di Di Pietro dicendo ai suoi amici presenti "è un mascalzone". Mentre il suo avvocato difensore nonché parlamentare del suo partito, Nicolò Ghedini, ha annunciato querele.
* la Repubblica, 29 giugno 2008.