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COSTITUZIONALMENTE, FORMALMENTE E LEGALMENTE: SCIOGLIERE "FORZA ITALIA". RIPRENDERSI LA PAROLA : ITALIA !!!

ANNO PRIMO DI "FORZA ITALIA". LA NASCITA DEL "NUOVO" PARLAMENTO. Una nota di Antonio Padellaro - a cura di pfls

venerdì 11 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La fine del Parlamento come luogo di mediazione e del bene comune deve diventare la questione nazionale su cui tornare a coinvolgere i tanti che non si sono arresi all’apatia politica del tanto non c’è più niente da fare e lasciamo che decidano loro. I giornali già parlano di una nuova stretta di vite, di un blitz guidato da Gianfranco Fini per ottenere alla Camera il contingentamento dei tempi di discussione, oggi possibile solo al Senato. Davvero non c’è più tempo da perdere [...] (...)

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> ANNO PRIMO DI "FORZA ITALIA". LA NASCITA DEL "NUOVO" PARLAMENTO. ---- Legittimità e legalità (di Barbara Spinelli)

domenica 29 giugno 2008
Complimenti. Lei illustra con autorevolezza il "peso" della parola democrazia. Turandosi il naso, riprendendo il forte concetto espresso da Indro Montanelli, arriva talvolta il momento di dover sopportare eccessi e storpiature in nome dell’ INTERESSE DELLA NAZIONE. Non vedo tutta quella nobiltà, almeno nella forma, in quello che fa oggi il governo Berlusconi, ma condivido la finalità (azioni e proposte di Tremonti, Fini, Maroni, ...). Credo fermamente in una democrazia di stampo golliano o thatcheriano (diversi ma con uguale efficacia), servono però le figure (spiace, ma Berlusconi può ambire a tutto tranne che ha essere uno Statista), l’unica a funzionare nei paesi latini o di natura bizantini, e magari non solo. La democrazia pseudo assoluta della sinistra è in realtà la peggior forma di totalitarismo. La storia insegna che prevale la mediocrità o livellamento verso il basso; in soldoni: alla fine, pochi sorvegliati da tutti, dettano, governano e massacrano ignoranti (spesso purtroppo oltre le parole); è chiaro però che vi è sempre ricambio, l’ultimo democratico è sempre pronto al golpe democratico del prossimo ambizioso. Aldilà delle modalità di voto avute in Italia, la gente ha, probabilmente male e senza riferirsi a specifiche proposte, rigettato il nulla mieloso ma arrogante, il vuoto litigioso e pericoloso della presenza della sinistra. Non sa bene perché, non capisce come, ascolta i slogan, ma come sempre quando vi è crisi e pericolo in casa, segue quello che fa meno paura, o meglio che ti rassicura e ti da qualche speranza. Democrazia? Parola magari troppo nobile per indicare quello che guida il voto italiano, in ogni direzione. Populismo, semplice e cafone. Ci sono ben 60 milioni di specchi da vendere nel nostro paese (o solo da pulire), magari cominciando con quelli dei dotti.

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