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PER L’ITALIA E PER LA COSTITUZIONE. Memoria della Liberazione e della Legge dei nostri Padri e delle nostre Madri Costituenti....

IL DIALOGO, LE ILLUSIONI PERDUTE, E UNA VERGOGNA PLANETARIA. SCIOGLIERE "FORZA ITALIA", PER LESA MAESTA’ DELL’ITALIA, DELLA SUA SOVRANITA’ E DELLA SUA SOVRA-UNITA’!!! Lettera aperta (2008) al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano - di Federico La Sala

mercoledì 2 febbraio 2011 di Maria Paola Falchinelli
[...] IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI
PACIFICAZIONE, COSTITUZIONE E NUOVO GOVERNO: RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, E ALL’INTERO PARLAMENTO. Forza! VIVA, VIVA L’ITALIA [...]


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
CARISSIMO PRESIDENTE
VOGLIA ACCOGLIERE BENEVOLMENTE QUESTE MIE POCHE SINTETICHE (...)

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> IL DIALOGO, LE ILLUSIONI PERDUTE, E UNA VERGOGNA PLANETARIA. ---- 150 anni dell’Unità d’Italia: il 17 marzo festa nazionale, ma solo per quest’anno.

mercoledì 2 febbraio 2011

150 anni dell’Unità d’Italia: il 17 marzo festa nazionale, ma solo per quest’anno *

ROMA - Il 17 marzo, festa del tricolore per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sarà festa nazionale. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta: «Penso che non si andrà a scuola né al lavoro. Ma sarà festa nazionale solo per il 2011, l’anno della ricorrenza», ha precisato.

Letta ha poi spiegato alcuni dettagli: «Il 2 giugno prossimo saranno invitati 26 capi stato europei, più quelli degli Stati Uniti e Russia, a cui si aggiungeranno quelli dei paesi in cui ci sono le comunità italiane più numerose, più radicate e più legate all’Italia. I capi di stato parteciperanno alla parata del 2 giugno caratterizzata sui 150 anni, poi, dopo la colazione al Quirinale, in Campidoglio daranno un saluto all’Italia».

Ancora il 17 marzo il presidente Napolitano si recherà non solo all’Altare della patria, ma anche al Pantheon, dove è sepolto re Vittorio Emanuele II che fu il primo Capo di Stato italiano. Ma, prevenendo ogni ulteriore quesito o polemica, Giuliano Amato, presidente del comitato per le celebrazioni, ha precisato: «Questo non significa che altri successori potranno essere più o meno traslati nella stessa sede. L’Italia - ha sottolineato - fu fatta da Mazzini, Cavour, Garibaldi e da Vittorio Emanuele».

* Il Messaggero, Giovedì 20 Gennaio 2011 - 14:44 Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Gennaio - 14:54


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