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LE NOVITA’ IN ARRIVO. Dalle Alpi alla Sicilia, ogni mattina l’alzabandiera e il canto dell’inno "nazionale" del Partito-Azienda "Forza Italia"!?!

SCUOLA. IL CALENDARIO SCOLASTICO DEL PROSSIMO ANNO, 2008-2009. Inizio e fine delle lezioni, vacanze e "ponti". Una sintesi di Salvo Intravaia - a cura di Federico La Sala

Negli allegati (dello spazio "Forum") il calendario del 2010-2011, per tutte le Regioni di Italia (e altri materiali).
martedì 1 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
IN ITALIA L’UNICO LEGITTIMO PRESIDENTE DEGNO DI GRIDARE "FORZA ITALIA" E’ IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO. Chi lo ha fatto e continua a farlo illegalmente ("istituzionalmente") è solo un mentitore e un golpista!!!

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COMUNICATO DI PIENA E TOTALE SOLIDARIETA’ AL LICEO CLASSICO "MANZONI" DI MILANO:
"NON MI SENTO ITALIANO"
BUFERA SUL CINEFORUM
APPELLO (...)

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> SCUOLA. IL CALENDARIO ... --- Tutti in calsse la prossima settimana il grosso dei rientri il 12 e il 13 Preoccupazioni per lo stato degli edifici scolastici

venerdì 7 settembre 2012


-   Tutti in calsse la prossima settimana il grosso dei rientri il 12 e il 13
-  Preoccupazioni per lo stato degli edifici scolastici *

ROMA - Tutti, o quasi, in classe la prossima settimana. La prima campanella del nuovo anno scolastico suonerà, tra lunedì e venerdì, per la gran parte degli studenti che non sempre saranno ospitati in edifici e aule accoglienti.

In parecchi istituti lascia a desiderare la manutenzione ordinaria e in alcuni addirittura la messa a norma ai fini della sicurezza: il sindaco di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo (PdL) ha deciso di posticipare l’apertura delle scuole proprio perché la normativa antincendi non è in regola. I primi a tornare in classe cono stati gli alunni della provincia di Bolzano che si sono rimessi lo zaino in spalla mercoledì scorso. Ma in diverse scuole, in tutta Italia, i dirigenti scolastici, in virtù dell’autonomia scolastica, hanno deciso di anticipare il ritorno tra i banchi rispetto alla data stabilita dai rispettivi calendari regionali. In Valle d’Aosta i ragazzi riapriranno i libri lunedì 10 settembre.

Il giorno successivo sarà la volta dei molisani.

Il grosso dei rientri è tuttavia concentrato fra il 12 e il 13: il 12 varcheranno i cancelli di scuola i ragazzi della provincia di Trento, di Veneto, Umbria, Toscana, Piemonte, Marche, Lombardia e Friuli Venezia Giulia; il giorno dopo toccherà ai loro "colleghi" di Campania e Lazio.

Venerdì 14 torneranno a sedersi tra i banchi i siciliani mentre gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sardegna lo faranno soltanto il 17 settembre.

Un nuovo anno scolastico che parte dunque avendo ancora sullo sfondo una serie di problemi legati all’edilizia scolastica. Non a caso il sindaco di Campobasso, dopo aver disposto ieri con un’ordinanza di non aprire le scuole materne, elementari e medie, a causa della mancanza del certificato di prevenzione incendi, nel pomeriggio di oggi ha firmato un nuovo provvedimento che riguarda anche le nove scuole secondarie di secondo grado per le quali "non risulta acquisito il certificato di prevenzione incendi previsto dalla vigente normativa". Il problema legato alla certificazione antincendio, a detta del sindaco, riguarda 48 mila scuole in Italia.

E sempre a proposito di sicurezza il Pd ha messo a punto un ddl per dare la possibilità ai cittadini di destinare l’ 8x1000 della propria denuncia dei redditi agli interventi di messa in sicurezza e di qualificazione del patrimonio edilizio scolastico". Proposta lanciata anche dalla famiglia di Vito Scafidi, lo studente di 17 anni rimasto ucciso nel crollo del liceo Darwin di Rivoli (Torino) nel novembre 2008: l’istanza sarà presentata ufficialmente al Governo mercoledì prossimo dalla fondazione ’Benvenuti in Italia’, nell’ambito del tavolo tecnico sull’edilizia scolastica istituito presso il ministero dell’Istruzione.

GARANTE DETTA REGOLE PER LA PRIVACY - Sì alle foto di recite e gite scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi pagamenti della retta. Obbligo del consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici, mentre sull’uso di cellulari e tablet in classe l’ultima parola spetta alle scuole. Mancano pochi giorni all’apertura e il Garante per la protezione dei dati personali, presieduto da Antonello Soro, fornisce a professori, genitori e studenti, sulla base dei provvedimenti adottati e dei pareri resi, alcune indicazioni generali in materia di tutela della privacy.

TEMI IN CLASSE - Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardati il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell’insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l’equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

CELLULARI E TABLET - L’uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati. Stesse cautele vanno previste per l’uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.

RECITE E GITE - Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

RETTA E MENSA - E’ illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole sull’accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.

TELECAMERE - Si possono in generale installare telecamere all’interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.

LAVORO - Al fine di agevolare l’orientamento, la formazione e l’inserimento professionale le scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.

QUESTIONARI - L’attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non aderire all’iniziativa. Iscrizione e registri on line, pagella elettronica In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del Ministero dell’istruzione riguardo all’iscrizione on line degli studenti, all’adozione dei registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica l’adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati. Voti - I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici.
-  Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero dell’istruzione. E’ necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei tabelloni, che l’istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente. Le scuole devono rendere noto alle famiglie e ai ragazzi, attraverso un’adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano.

* ANSA, 07 settembre 2012, 18:23


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