Il capo dello Stato firma il provvedimento per l’immunità delle alte cariche
L’aula di Montecitorio respinge le pregiudiziali di costituzionalità
Il Colle autorizza il lodo Alfano
Camera, il dl sicurezza va avanti
Antonio Di Pietro attacca Berlusconi: "La dittatura è vicina"
ROMA - Doppio parziale via libera ai provvedimenti che riguardano la giustizia. Nel giorno in cui Giorgio Napolitano autorizza la presentazione alle camere del disegno di legge in materia di processi penali nei confronti delle alte cariche dello stato, il cosidetto "lodo Alfano" (riedizione riveduta e corretta del vecchio lodo Schifani), l’aula di Montecitorio boccia le pregiudiziali di costituzionalità presentate dall’opposizione sul dl sicurezza che comprende la norma cosidetta ’blocca-processi’.
La maggioranza, con 302 voti contrari e 265 favorevoli, non ha avuto cedimenti. Massiccia la presenza del governo alla votazione: i banchi ad esso riservato in Aula erano gremiti di ministri e sottosegretari. Polemico Antonio Di Pietro: "Berlusconi fa l’incallito furbacchione, la dittatura è vicina". Mentre il Pd annuncia la presentazione di circa 100 emendamenti. L’esame nel merito del provvedimento, ora nelle commissioni bilancio e finanze, inizierà in aula martedì 15 luglio.
L’affondo di Di Pietro. Toni accesi per l’ex pm che, intervenendo sulle pregiudiziali, ha attaccato frontalmente sia il provvedimento, sia Berlusconi che "utilizza lo strumento del decreto per farsi i cavoli suoi". Ben sapendo, tra l’altro, che "questa furbata non si può fare". Ed ecco l’escamotage: "La norma ’blocca processi’ non l’ha messa il premier, ma l’ha fatta introdurre da qualche suo dipendente", e così "ha raggirato il capo dello Stato".
Gli emendamenti del Pd. Il Pd presenterà un centinaio di emendamenti al decreto sicurezza ora all’esame delle commissioni affari costituzionali e giustizia della camera. Il partito di Veltroni ha deciso di riproporre gli emendamenti già presentati al Senato (praticamente quasi tutti respinti dalla maggioranza) più alcune novità. Il termine scade venerdì alle 13.
* la Repubblica, 2 luglio 2008.