Architettura, in mostra i giovani progettisti euopei
di Alessia Grossi *
Aveva 26 anni l’architetto Luigi Moretti quando nel 1933, su commissione dell’Opera Nazionale Balilla, progettò la Casa della Gioventù di Trastevere a Roma. Recuperata dalla Regione Lazio dal 2007, e aperta di nuovo la sala delle esposizioni al piano terreno, dal 6 marzo la «ex Gil» accoglierà i progetti della giovane architettura europea.
«Urbanità europea, città sostenibile e innovazione degli spazi pubblici» è il titolo del concorso Europan 9, arrivato alla nona edizione, cui si sono dedicati giovani progettisti di tutta Europa per la realizzazione di 73 siti.
Per Bisceglie ha vinto «Spazi Lenti», un progetto in cui il luogo del mercato è integrato con spazi di ritrovo. Cultura, teatro e libreria verticale, tutto circondato dal verde con parcheggi sotterranei a rendere fruibile l’area.
Carbonia esporrà il suo «Manipolazione di tessuti» che evoca l’intersezione dei tessuti urbani, dalla città-giardino al recupero della linea ferrata e degli spazi della discarica mineraria.
Di Catania il progetto tutto femminile «Limiti urbani e attraversamenti infrastrutturali» che si snoda intorno al percorso tranviario delimitando l’aerea in una galleria di servizi, negozi e locali.
Giovani spagnoli, invece, per il disegno di Erice, che dipinge una «Serata d’estate» siciliana. Al teatro all’aperto si è portati attraverso un lungo percorso panoramico sulle rocce. Intorno case a corte in materiale tradizionale pannelli solari e tetti come giardini.
Tornano le «(S) piagge d’Arno» a Firenze, ispirate alla città di Zenobia di Italo Calvino. L’acqua definisce gli spazi attraverso «gli affluenti» dell’Arno, con una moltiplicazione di sponde e rive in cui sorgono piccole residenze esclusivamente in materiali riciclabili.
Puntano tutto sulle architetture «semi-agricole» e «agricolture semi-architettoniche» i progettisti, anche in questo caso italiani di Pistoia che con «Cromosomi vegetali», riprendono l’edilizia vivaistica del territorio, bassa e sinuosa.
«Nuovo polo di eccellenza per la ricerca e lo sviluppo tecnologico» invece è il progetto vincitore per Reggio Emilia. Un polo tecnologico in cui ogni edificio svolge una funzione rispettando le regole naturali dell’area.
Si oppone all’erosione il progetto «Erosioni Pilotate» che a Siracusa ipotizza un presidio della costa contro l’urbanizzazione e l’inquinamento. Piattaforme in legno e rivelatori sperimentali di inquinamento hanno anche una funzione sociale. In mostra si potranno vedere anche i progetti non vincitori del concorso.
Esposizione a parte, la «ex Gil» ospiterà anche dibattiti sul tema della giovane architettura e della progettazione europea, oltre alla presentazione della decima edizione del concorso, Europan 10.
Prossima sfida per la giovane architettura è Genova. Obiettivo: rigenerare l’area di Begato.
* l’Unità, 26 febbraio 2009