Ansa» 2008-07-04 20:35
BERLUSCONI: ATTACCHI GIUDICI NON CI IMPRESSIONANO
(di Marcello Campo)
ROMA - I giudici da quindici anni puntano a "sovvertire il voto popolare", ma "non ci impressioniamo. Il tentativo di farmi fuori nel ’94 ha funzionato. Ora pero’ è destinato a fallire. Il consenso al mio governo è cresciuto", anche se "i giornali provincialissimi", invece di occuparsi delle tante cose fatte, "riempiono le loro pagine di fango e di pettegolezzi senza fondamento contro di me e i miei ministri". Silvio Berlusconi, dopo aver rinunciato ieri all’enorme audience tv di Matrix, sceglie la sede "canonica" di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, per fare il punto su quella che definisce "l’emergenza giustizia".
Una scelta che, associata alla decisione di recedere sulla strada del decreto sulle intercettazioni, dà il segno della volontà di non far esplodere la tensione con gesti plateali.
Anche il fatto che le tanto temute intercettazioni dal contenuto scabroso siano rimaste delle semplici indiscrezioni, spinge il premier verso una linea più prudente, in modo da salvaguardare per il momento i rapporti con il Quirinale: ’Non voglio piu’ acuire la polemica - sottolinea infatti - al di là di quanto sia produttivo per tutti". Tuttavia la preoccupazione resta alta e Berlusconi, ancora diffidente, rilancia esplicitamente la sua sfida. Forte dei sondaggi che lo danno sempre più popolare, malgrado "il fango e i pettegolezzi", diffusi dalla stampa, annuncia di voler rinunciare "a ogni vantaggio". "Non ho bisogno di nuove norme giudiziarie. Io - scandisce il premier - mi sono sempre difeso nei processi. Con 2500 udienze sono il recordman di tutta la storia dell’uomo e anche delle altre creature che vivono sugli altri pianeti...".
Anche la legge che preserva le alte cariche istituzionali, lamenta il Cavaliere "non è un norma salvapremier ma salvatutti". "Ormai - sintetizza parlando in terza persona - il premier non ha bisogno di essere salvato, si salva da solo, perché ha un’autorevolezza che è al di sopra di ogni possibile intervento di questi magistrati politicizzati e militanti. Ci hanno provato molte volte, qualche volta ci sono riusciti, ma ora - sottolinea - la gente ha capito".
Per rinsaldare questo stretto legame di fiducia con il Paese, Berlusconi annuncia una imponente campagna di comunicazione a cura del governo per illustrare le tante cose fatte in questi primi mesi di governo: gazebo ogni week end per pubblicizzare l’operato dell’esecutivo e raccogliere i pareri dei cittadini. "Abbiamo fatto un grande lavoro, che solo chi viene dal mondo dell’impresa poteva fare. Purtroppo però sui giornali è andata solo la vuota polemica politica priva di contenuti. Noi però finora abbiamo lavorato, ora vogliamo farlo sapere ai cittadini". La conferenza stampa, alla presenza di tantissimi ministri volge al termine. Ma prima di lasciare il Palazzo per volare alla volta del Giappone, Berlusconi lancia l’ultima stoccata alla stampa italiana: "Tra qualche giorno parteciperò al G8, anche come membro anziano. Spero di portare a nome del nostro paese soluzione ai grandi problemi che incombono sul mondo, come la crescita dei prezzi del petrolio, del gas, del grano con tutto ciò che ne consegue. Sono problemi non da poco - conclude amareggiato - molto seri, che francamente fanno vedere come piccole cose da cortile le situazioni che invece invadono le pagine dei nostri provincialissimi giornali. Auguri...".