Il presidente scrive: "Solo in casi di urgenza si governa con decreti"
Al Quirinale il premier: "E’ stato un incontro cordialissimo. Abbiamo parlato a 360 gradi"
Napolitano: "Vigilerò con rigore"
E Berlusconi sale al Colle
ROMA - "Continuerò ad esercitare con rigore e trasparenza le prerogative attribuitemi dalla Costituzione". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una lettera al quotidiano La Stampa, risponde alla preoccupazione per ogni erosione delle prerogative e degli equilibri costituzionali.
"In Italia si governa, come in tutte le democrazie parlamentari, con leggi discusse e approvate dalle Camere - scrive Napolitano - nei modi e nei tempi previsti dai rispettivi regolamenti e solo in casi di straordinaria necessità e urgenza con decreti". Su questo punto, il Capo dello Stato ha assicurato che eserciterà con rigore le prerogative attribuitegli dalla Costituzione.
E Berlusconi nel pomeriggio è salito al Colle per chiarire. "E’ stato un incontro cordialissimo", si è affrettato a dire il premier. "Con il presidente Napolitano abbiamo parlato a 360 gradi di tutto. E’ stato un colloquio cordialissimo, come sempre".
In quanto alla mancata elezione da parte del Parlamento del giudice costituzionale in sostituzione del dimissionario professore Vaccarella, il presidente Napolitano ha ribadito che non accadrà mai - sebbene la nomina possa ritardare per la mancanza di un accordo tra maggioranza e opposizione - che questa avvenga con una contrattazione tra partiti.
* la Repubblica, 7 ottobre 2008