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A FRANZ KAFKA E A PRIMO LEVI. A MEMORIA ETERNA ....

DIE VERWANDLUNG. LA METAMORFOSI. E LA METASTASI DELLA CLASSE POLITICA E INTELLETTUALE ITALIANA - a cura di pfls

UN GIORNO, PER "SOPRAVVIVENZA", UN CITTADINO RUBO’ IL NOME DI TUTTO IL POPOLO ITALIANO, FONDO’ UN PROPRIO PARTITO ... E TUTTI E TUTTE NELLA SUA FARAONICA AZIENDA LAVORARONO FELICI E CONTENTI ("il lavoro rende liberi"), AL GRIDO DI "FORZA ITALIA"!!!
mercoledì 3 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La sera dell’8 luglio, nella trasmissione «Primo piano» su Rai 3, la giornalista Bianca Berlinguer ha intervistato Antonio Polito, direttore del «Riformista» e uomo politico, già redattore dell’«Unità», e Piero Sansonetti, direttore di «Liberazione», quotidiano del Partito della liberazione comunista. Tre nomi, le stesse origini e nessuno, apparentemente, di destra. Il tema era quello della cancellazione dei processi e dell’immunità per il presidente del Consiglio. Polito si è (...)

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> DIE VERWANDLUNG. LA METAMORFOSI. --- LETERATURA E PSICOANALISI: UNA LEZIONE DI "SCHIZOFRENIA DELLA SALUTE".

domenica 3 luglio 2022

#LETTERATURA #ARTE #ARTETERAPIA E #PSICHIATRIA: LA #METAMORFOSI DI #KAFKA, UNA LEZIONE DI #SCHIZOFRENIADELLASALUTE. In #memoria di #RubinaGiorgi...

#PSICOANALISI #CLAUSTROFILIA (#ELVIOFACHINELLI, 1983) E #NASCITA. La #creatività e la #saggezza di #FranzKafka (#Praga, #3luglio 1883 - #Kierling, #3giugno 1924) è tale e tanta che la Metamorfosi, nella sua potenza "filmica", fa emergere anche lo #sguardo ampio, chiaro e consapevole, dello stesso "regista". Il #racconto appare essere anche un’opera eccezionale che svela il #trucco "cinemato-grafico" del #film del #Regista dell’#Occidente (#Platone) e sollecita a strappare "dalla #catena i fiori immaginari", a "gettare via la catena" (K. #Marx, 1844). e portarsi fuori dalla #caverna, a cogliere "i fiori vivi".

#Kafka: “È senz’altro pensabile che lo splendore della vita circondi chiunque, e sempre nella sua intera pienezza, accessibile ma velato, nel profondo, invisibile, molto lontano. Però esso sta lì, non ostile, non riluttante, non sordo. Se lo si chiama con la parola giusta, con il nome giusto, allora viene” (Considerazioni sul peccato, il dolore, la speranza e la vera via: "Aforismi di Zürau").

Federico La Sala


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