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EUROPA. ITALIA, 2008 ....

ULTIMA NOTIZIA. Una riunione di grandi intellettuali (uomini e donne) delle Accademie e delle Università della Penisola ha deciso all’unanimità di approvare il nuovo inno "nazionale": "Forza Italia"!!!

Per l’avvio del nuovo anno scolastico e del nuovo anno accademico..... è prevista la presenza di tutti i Premi No-bel del Mondo.
martedì 15 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Una riunione di grandi intellettuali (uomini e donne) delle Accademie e delle Università della Penisola ha deciso all’unanimità di approvare il nuovo inno "nazionale": "Forza Italia"!!!
Alla fine, però, il Presidente della riunione, entusiasta ma non del tutto soddisfatto, ha detto: «Di più, molto di più». E ha proposto la sostituzione, nella "Nona" di Beethoven, dell’inno "nazionale" al posto del vecchio "Inno alla gioia".
Un applauso che non finiva mai ha accolto le parole del (...)

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> ULTIMA NOTIZIA. Una riunione di grandi intellettuali (uomini e donne) delle Accademie e delle Università della Penisola -- L’italia, la Cina, e - "L’odio per Matteo Renzi. In risposta a Massimo Recalcati" (di Franco Berardi Bifo)

martedì 18 luglio 2017

L’odio per Matteo Renzi. In risposta a Massimo Recalcati

di Franco Berardi Bifo (Alfabeta-2, 18 luglio 2017)

Provate a immaginare che qualcuno vi dia un pugno in un occhio e come se non bastasse vi rubi il portafoglio. Provate a immaginare che alle vostre rimostranze costui vi rida in faccia e vi dica che siete dei vecchi scemi, così scemi e così vecchi da credere che ci vuole il gettone per telefonare. Perché odiarmi? dice il rapinatore.

Sulla prima pagina di Repubblica (dove se no?) Massimo Recalcati cerca oggi (17 luglio) di spiegarci perché quelli della sinistra non sanno far altro che odiare il bravo Matteo Renzi. La ragione per cui quelli della sinistra lo odiano è che lui ha mostrato che la sinistra è un cadavere. Ecco allora che quelli della sinistra (chi saranno poi questi della sinistra non s’è capito) si imbufaliscono come certe tribù dell’Africa nera (il paragone è di Recalcati).

Io non so se sono uno della sinistra, non so bene cosa voglia dire, e Recalcati non perde il suo tempo a spiegarmelo. Io preferisco definirmi come un lavoratore truffato dalle politiche del neoliberismo che hanno decurtato il mio salario di insegnante, hanno distrutto la scuola in cui insegnavo e mi hanno costretto ad andare in pensione diversi anni più tardi di quanto prevedeva il mio contratto.

Poi ecco un tipo che mi dice che per telefonare non occorre più il gettone. Sarà per questo che odio Matteo Renzi?

Si tranquillizzi lo psicoanalista Recalcati. Io non perdo il mio tempo a odiare Matteo Renzi, per la semplice ragione che c’è una sproporzione assurda tra il valore dei miei sentimenti (anche il sentimento di odio) e quell’arrogante piccoletto. Se proprio devo odiare qualcuno preferisco rivolgermi a quelli un po’ più grandicelli. Per esempio un tizio che si chiama Tony Blair.

Questo tizio si presentò una ventina di anni fa sulla scena d’Inghilterra, ve lo ricordate? Era brillante, giovane e certamente un po’ più intelligente del suo seguace di Rignano. Parlò di Cool Britannia, e inaugurò il New Labour. Margaret Thatcher, la donna che per prima ha detto che non esiste nulla che possa definirsi società, esistono soltanto individui in competizione per il profitto, disse di Toni Blair che il giovanotto non le dispiaceva perché stava continuando le sue politiche.

In cosa consistono le politiche di Thatcher e del suo allievo Blair? E’ presto detto: ridurre il salario, privatizzare i servizi sociali, sottomettere la scuola agli interessi delle grandi corporation, distruggere le organizzazioni dei lavoratori, prolungare il tempo di lavoro, rinviare i pensionamenti, di conseguenza sprofondare i giovani nella disoccupazione, e costringerli ad accettare lavoro senza garanzie e senza contratto.

Poi viene Recalcati e chiede: ma perché mai dovete odiarlo?

Matteo Renzi si presentò sulla scena dichiarando il suo amore per Blair, e dichiarando che la sua intenzione era ripeterne le imprese, seppure con venti anni di ritardo. Non c’è un solo milligrammo di novità nelle proposte di questo Renzi, la sola cosa nuova è l’arroganza. Tutto quello che lui propone è già stato sperimentato, realizzato, e quel che più conta è già fallito. Il 4 dicembre del 2016 la grande maggioranza dei giovani, non quelli della sinistra, non quelli che quando vogliono telefonare cercano un gettone, non quelli con la sveglia al collo che odiano perché sono dei cadaveri, ma la maggioranza dei giovani gli ha detto: vai a casa, non ti vogliamo più vedere.

In Inghilterra il signor Blair è oggi considerato un criminale di guerra. E’ lui che ha aiutato un texano non molto brillante a scatenare una guerra infinita tra le cui conseguenze (come sanno tutti) c’è la nascita di Daesh, la distruzione dell’Iraq e della Siria. Questo non impedisce al signor Blair di farsi oggi pagare, (pensionato di lusso) per occuparsi di un ufficio che come oggetto, per estrema ironia, ha proprio il Medio Oriente.

Recalcati mi scuserà se non mi sono soffermato a lungo sul suo beniamino toscano. Le imitazioni tardive non mi interessano molto. Io preferisco odiare l’originale.

Una Risposta a L’odio per Matteo Renzi. In risposta a Massimo Recalcati

RIPRENDERE IL FILO (FREUD) E NON MENARE LACAN PER L’AIA!!! L’eco dell’URLO (Allen Ginsberg) si sente ancora. Il messaggio è: allargate l’area della coscienza....

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      • “Provate a immaginare che qualcuno vi dia un pugno in un occhio e come se non bastasse vi rubi il portafoglio. Provate a immaginare che alle vostre rimostranze costui vi rida in faccia e vi dica che siete dei vecchi scemi, così scemi e così vecchi da credere che ci vuole il gettone per telefonare. Perché odiarmi? dice il rapinatore” (Franco Berardi Bifo, “L’odio per Matteo Renzi. In risposta a Massimo Recalcati”, Alfabeta-2, 18.07.2017)

BENE! Ma per non perdere la bussola e cercare di orientarci meglio non solo vale La pena ricordare le tre “B” (insieme a Blair, Bush e Berlusconi) ma anche controllare se in tasca hai ancora la carta d’identità originale o quella alla moda (“post-verità”, “fake news”)!

PER NON PERDERE IL FILO, UNA “VECCHIA” SOLLECITAZIONE. Dalla Cina, la lezione di Huang Jianxiang. A Lui, in omaggio perenne (CFR.: http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1044).

LEGGI:

      • ===”Restituitemi il mio urlo”
        -  Huang Jianxiang, il telecronista cinese, vuole far causa alle aziende di telefonini che propongono come suoneria la sua cronaca del rigore di Grosso contro l’Australia negli ottavi mondiali

      • di Francesco Liello (www.gazzetta.it, 18.07.2006)

PECHINO (Cina), 17 luglio 2006 - Tornato in patria dopo i “vocalizzi” mondiali, non finisce l’attenzione per il telecronista della televisione Nazionale cinese (Cctv) Huang Jianxiang che si era reso protagonista di un commento molto estroso e favorevole all’Italia, al momento del rigore assegnato a Fabio Grosso contro l’Australia, negli ottavi. Adesso gli tocca difendersi dall’eccesso di popolarità che ha trasformato la sua telecronaca addirittura nella suoneria dei telefonini. Cosa che a lui non è piaciuta, al punto da voler fare causa alle società che l’hanno messa in commercio. “Credo ne vada della mia immagine, della mia professionalità, dei miei diritti. Ho sbagliato, ma non vedo come qualcuno possa trarne un vantaggio economico”.

Subito dopo la fine dell’incontro, la polemica aveva assunto toni persino più alti delle sue urla di gioia alla trasformazione. La prima reazione era stata quella ufficiale dell’Australia (il cui premier John Howard proprio il giorno dopo arrivava per una visita alle città di Shenzhen e Canton, ndr) poi erano arrivate le accuse dei telespettatori cinesi, urtati non tanto per il tifo eccessivo, ma per l’utilizzo del termine “Yidali Wan Sui” (Lunga Vita all’Italia) usato rigorosamente solo vicino al nome del presidente Mao, della Repubblica Popolare Cinese e del partito Comunista. Si era parlato persino di un possibile licenziamento. Al suo ritorno in Patria era stato rincuorato dal sapere che non c’è mai stata intenzione di allontanarlo: “Gli sono state chieste delle spiegazioni - ha detto un dirigente di Cctv - e lui si è scusato per essersi fatto trascinare dall’emozione di quella partita.

Ma il suo contratto e la sua posizione all’interno della televisione non è mai stata messa in discussione”. Qualche giorno dopo aver fatto ritorno dalla Germania, Huang ha presentato in una libreria di Pechino, il suo ultimo lavoro editoriale intitolato: Combattere da veri uomini. Potrebbe far pensare ad un’altra apologia del calcio italiano, ma è stato scritto prima dei Mondiali. “Questo libro non c’entra niente, ma questa dei mondiali è stata un’esperienza di vita interessantissima - ha commentato Huang Jianxiang -: ho materiale a sufficenza per scrivere un nuovo libro solo su questo mese in Germania. Ma per ora preferirei non parlarne”.

Ora si concederà un periodo di vacanza, non prima di essersi scusato un’ultima volta con “i colleghi presenti in Germania e quelli in Cina che ci hanno rimesso per colpa mia”. Sarà, ma è probabile che tra qualche settimana, con l’inizio della serie A e delle telecronache notturne in diretta, ci sia qualche telespettatore in più solo per sentire di nuovo la sua voce. ===

CARO BIFO, MA COME RAGIONIAMO, MA DI CHE RAGIONIAMO!? MA COME RAGIONANO GLI ITALIANI E LE ITALIANE?! (E GLI EUROPEI?! E TUTTI E TUTTE QUESTI “TERRONI” E QUESTE “TERRONE” DEL PIANETA TERRA?!).

UNA NOTA:

      • L’Italia e’ diventata la ’casa’ della menzogna... e della vergogna?!

di Federico La Sala *

Elementare!, Watson: Se, nel tempo della massima diffusione mediatica della propaganda loggika, l’ITALIA è ancora definita una repubblica democratica e “Forza Italia” (NB: ’coincidenza’ e sovrapposizione indebita con il Nome di tutti i cittadini e di tutte le cittadine d’ITALIA) è il nome di un partito della repubblica, e il presidente del partito “Forza Italia” è nello stesso tempo il presidente del consiglio dello Stato chiamato ITALIA (conflitto d’interesse), per FORZA (abuso di potere, logico e politico!) il presidente del partito, il presidente del consiglio, e il presidente dello Stato devono diventare la stessa persona. E’ elementare: queste non sono ’le regole del gioco’ di una sana e viva democrazia, ma di un vero e proprio colpo di Stato! (Shemi EK O’KHOLMES) -

Su quanti continuano a menare “Lacan per l’aia”, e su questi temi, se non l’hai letta,

LEGGI di questa

e alcune note su:

      • PSICOANALISI: LACAN INTERPRETA “KANT CON SADE” E SI AUTO-INTERPRETA CON “L’ORIGINE DEL MONDO” DI COURBET (cfr.: PSICOANALISI: LACAN INTERPRETA “KANT CON SADE” E SI AUTO-INTERPRETA CON “L’ORIGINE DEL MONDO” DI COURBET. - http://www.lavocedifiore.org/SPIP/breve.php3?id_breve=649

P. S. - PER EVITARE CONFUSIONI, e ben-distinguere, RICORDA CHE NON “La Corazzata Potëmkin”, MA - COME DICE “FANTOCCI”(cfr.: “Il secondo tragico Fantozzi”, film di Luciano Salce, 1976) - “La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca”!!!

LUNGA VITA ALL’ITALIA .....

Federico La Sala


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