Cara Paola
condivido pienamente la tua opinione: "è solo una questione di educazione corretta, piena, sincera e senza il timore di affrontare argomenti più complicati come la sessualità". La Chiesa (i "Superiori") purtoppo, come scrivi, ha sempre visto l’aspetto sessuale come un tabù, di cui non se ne doveva neppure parlare..... e ciò per evidenti ragioni. Basta pensare a "Giuseppe" (se vuoi, leggi - sul sito - la novella di Pirandello UN GOJ). Per dirlo in altro modo, la Gerarchia della Chiesa ha sempre detto che "Deus est caritas", ma non ha saputo e voluto mai coniugare con l’amore (la "caritas"), la "claritas" - la luminosità: sempre contraria ai lumi della ragione (di tutti i tempi, e non solo di ciò che chiamiamo illuminismo) e alla passione ("eros") dell’amore ha preferito le mezze verità e le mezze falsità, le tenebre. Gioacchino da Fiore era un eretico, Dante era un eretico, Galilei pure, e non parliamo di Marx, di Nietzsche e, in particolar modo, di Freud !!! Se ti va (permettimelo), leggi (sempre) sul sito, la mia rec. UN PASSO AL DI LA’ DELL’EDIPO del lavoro di Sergio Benvenuto, "Perversioni". Senza la lezione di Freud, il cattolicesimo (in particolare) è solo una tragedia, contrabbandata per "lieta novella". M. cordiali saluti, Federico La Sala