Oggi l’incontro al ministero del Lavoro tra i nuovi vertici e i rappresentanti dei lavoratori
Ma il manager mette in guardia la controparte: "Non sarà un confronto normale"
Alitalia, Colaninno avvisa i sindacati
ROMA - L’appuntamento è fissato per il pomeriggio al ministero del Lavoro, ma tutto lascia supporre che sarà un dialogo tra sordi. Troppo lontane le posizioni dei nuovi vertici aziendali Alitalia e quelle dei sindacati sul futuro della compagnia aerea. All’intervista di Guglielmo Epifani a Repubblica, nella quale il segretario della Cgil chiede di cambiare il piano di salvataggio elaborato dal governo, dalle colonne del Financial Times risponde indirettamente Roberto Colaninno, presidente della compagnia aerea italiana, la newco costituita per acquisire Alitalia.
"I sindacati - mette in chiaro il manager - devono capire che l’alternativa è la bancarotta. Questo non sarà un normale confronto sindacale". Interpellato quindi sulla possibilità di possibili resistenze da parte dei sindacati a tagli sull’organico e rinegoziazioni contrattuali, Colaninno avverte che gli attuali contratti di lavoro dei dipendenti Alitalia non sono più validi. Esattamente l’opposto di quel "serve un confronto vero sul piano industriale, non un prendere o lasciare", spiegato da Epifani nel colloquio con Repubblica.
Sull’operazione Alitalia torna stamane anche il presidente del Consiglio. "E’ stata un grande successo del nostro governo, dopo quello sull’emergenza rifiuti in Campania", ha affermato Berlusconi parlando a ’Mattino cinque’. Il premier ha quindi attaccato l’opposizione: "Sa solo criticare. Non c’è mai stato da parte loro sostegno o un suggerimento positivo".
* la Repubblica, 1 settembre 2008.