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LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E IL LUNGO GIOCO SPORCO (1994-2008) DEL MENTITORE ISTITUZIONALE - "FORZA ITALIA", CONTRO L’ITALIA!!!

L’ITALIA, IL PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE, L’ALITALIA E LA MENZOGNA ISTITUZIONALE DEL "PATRIOTTISMO" DEL PARTITO DEI PARTITI "FORZA ITALIA". Una nota di Gad Lerner - a cura di Federico La Sala

lunedì 1 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nella vicenda Alitalia è tale luogo comune - la difesa dell’italianità - che garantisce a Berlusconi l’aureola di difensore dell’interesse nazionale. Guai a chi si oppone. Ma se si dà per scontato che la sopravvivenza della compagnia di bandiera rappresenti una priorità vitale della nostra economia, ne consegue che le alterazioni delle regole di mercato e gli esborsi di denaro pubblico siano tollerabili come male minore, necessario al perseguimento di una non meglio precisata (...)

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> L’ITALIA, IL PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE, L’ALITALIA E LA MENZOGNA ISTITUZIONALE DEL "PATRIOTTISMO" DEL PARTITO DEI PARTITI "FORZA ITALIA". ---- Un altro astuto colpo dei nostri liberisti dei puffi. Hanno dovuto modificare una legge: Silvio chiede e le leggi si riscrivono quasi da sole, una legge ad aziendam (di Alessandro Robecchi).

lunedì 1 settembre 2008

I liberisti dei puffi

di Alessandro Robecchi (il manifesto, 31.08.2008)

È giusto che Alitalia rimanga italiana. Soltanto una sostanza collosa e maleodorante come il capitalismo italiano può fregiarsi di un simile simbolo, vantarsi di un’operazione altamente schifosa come il cosiddetto «salvataggio» Alitalia. Mettere i debiti, gli esuberi, le vite di 7mila persone, sul groppone degli italiani è tipico di un capitalismo straccione e vigliacco che tende a socializzare le perdite e a privatizzare gli utili. Cosa sarà di quei 7mila disoccupati (che sarebbero stati 2mila con il piano Air France) non è dato sapere. Prima hanno detto che li spedivano alle poste. Poi hanno ventilato un improbabile riassorbimento sul mercato privato, ma non risulta che alcun imprenditore abbia alzato la mano per dire: ehi, io me ne prendo un centinaio! Ora che c’è da far digerire il piano ai media (tanto digeriscono tutto) si dice che i 7mila espulsi saranno garantiti per 7 anni, ma è ovvio che non sarà così, e se sarà così pagherà il famoso debito pubblico. Un altro astuto colpo dei nostri liberisti dei puffi. Hanno dovuto modificare una legge: Silvio chiede e le leggi si riscrivono quasi da sole, una legge ad aziendam.

Divertente assai la mappa dei coraggiosi imprenditori che partecipano alla «cordata». Alcuni vivono di concessioni dello stato: al prossimo rincaro delle tariffe autostradali sapremo chi veramente ha pagato la nuova Alitalia (noi). Altri vengono dal mercato immobiliare (alcuni ci sono entrati ieri), certi che il favore reso al sovrano sulla questione Alitalia si tradurrà in sostanziosi appalti (leggi Expo). Il rischio di impresa viene trasferito sui lavoratori, e gli imprenditori ne sono magicamente immuni: verranno ripagati in favori e privilegi. Al sindacato si punta la pistola alla tempia: o si risolve in un mese o salta tutto ed è colpa tua. Ecco perché Alitalia rimane italiana, perché è un coerente frutto del capitalismo italiano. Quanto a etica, Vallanzasca è messo meglio. Sapete come dice la barzelletta: non dite a mia madre che faccio l’imprenditore in Italia, lei mi crede violinista in un bordello.


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