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Ecumenismo, Paura ed ... Eu-angélo!!! - In principio era il Logos ("Deus charitas") - non il "Logo" ("Deus caritas est") dell’Imperatore cattolico-romano!!!

DIALOGO E RELIGIONI. TAGORE UN MODELLO PER GLI INDU’, MA PER I CATTOLICI - DOPO LA MORTE DI WOJTYLA E IL LANCIO DELLO SPIRITO DI MONACO - DOV’E’ PIU’ IL MODELLO CRISTIANO?! Una riflessione di Roberto Mussapi sulle violenze in India - a cura di pfls

venerdì 5 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...]
Rabindranath Tagore (1861-1941) fu un grande poeta, uno scrittore e pensatore "versatile" e completo, un "mistico" capace di una visione "monoteista" e "riformista" nell’orizzonte dell’induismo, nel quale espresse una forma di poesia amorosa di straordinaria "effusività".
"Premio Nobel per la Letteratura" nel 1913, leggendario "lirico" d’amore e natura, autore di Saggi su "Dante e Beatrice", "Petrarca e Laura", Tagore entra nel cuore della "lirica" d’amore occidentale e ne sviluppa (...)

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> DIALOGO E RELIGIONI. ---- INDIA. "Stop alle violenze". Lo chiedono al Primo ministro indiano i leader cristiani Samuel Kobia e Ishmael Noko.

sabato 6 settembre 2008

INDIA

"Stop alle violenze"

di Agenzia NEV del 5-9-2008

-  Lo chiedono al Primo ministro indiano i leader cristiani Samuel Kobia e Ishmael Noko.
-  Adesione alla Giornata di preghiera e digiuno indetta per il 7 settembre dal Forum nazionale cristiano unito dell’India.

Roma, 5 settembre 2008 (NEV-CS59) - "Un’immediata cessazione delle violenze, il ripristino dello stato di diritto, e rifugio per gli sfollati" in Orissa (India). È quanto hanno chiesto in una lettera al Premier indiano Manmohan Singh, due tra i massimi leader religiosi cristiani i cui organismi hanno sede a Ginevra (CH): Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), e Ishmael Noko, segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM).

Secondo informazioni pervenute da chiese membro in India appartenenti ai due organismi, sembrerebbero continuare indiscriminatamente uccisioni di persone e incendi di chiese soprattutto nei distretti di Gajapati e Khandamal, e in altre parti di Orissa.

Secondo quanto riferito dal segretario esecutivo della Chiesa evangelica luterana unita in India, il pastore Augustine Jeyakumar, "gruppi fondamentalisti passano al setaccio i villaggi distruggendo chiese, incendiando case, attaccando ed uccidendo cristiani".

Intanto Kobia e Noko hanno invitato tutte le chiese membro nel mondo a partecipare alla giornata di preghiera e digiuno in solidarietà con le vittime di Orissa indetta dal Forum nazionale cristiano unito dell’India per domenica 7 settembre.

I cristiani in India sono tra il 3% e il 6% della popolazione. Tra i gruppi maggiormente rappresentati quelli appartenenti al Consiglio nazionale delle chiese (evangelici, anglicani, ortodossi), alla Chiesa cattolica, e ai gruppi e alle comunità facenti riferimento alla Comunione evangelicale dell’India. In anni recenti questi tre gruppi hanno aumentato significativamente la collaborazione tra loro.

* Il Dialogo, Venerdì, 05 settembre 2008


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