Ribassi in Asia, Tokyo -1,26%. Europa: apertura in calo e accelerazione in negativo
Piazza Affari in picchiata, raffica di sospensioni, da Unicredit a Saipem e Tenaris
Borse a precipizio
Negli Usa appello di Bush
Ma il piano salva-economia non convince: Wall Street apre in ribasso
MILANO - Borse a precipizio nonostante l’approvazione del piano Usa per fronteggiare la crisi finanziaria. Oggi il presidente George W.Bush ha lanciato l’ennesimo appello perché il piano venga approvato in tempi stretti dal Congresso, ma i mercati non sono evidentemente convinti che le soluzioni su cui si è raggiunto il compromesso nella trattativa tra il Congresso americano e il governo Bush siano adeguate a risolvere i gravissimi problemi innescati dalla vicenda dei mutui subprime. E infatti Wall Street ha aperto in terreno negativo, facendo precipitare ancora più in basso le Borse europee che già andavano male. Anche in Asia ha prevalso l’Orso, con Tokyo che ha perso un altro 1,26%.
In apertura il Dow Jones segnava -0,58% a 11.078,38 punti; il Nasdaq composite -1,40% a 2.152,69 punti e lo S&P 500 -0,59% a 1.206,11 punti.
A pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni a Wall Street le Borse europee, già depresse dalla raffica lampo di nazionalizzazioni che ha interessato gruppi come Fortis, Bradford & Bingley, Hypo Real Estate e Glitnir Bank, andavano ancora di più in ribasso.
L’indice che sintetizza l’andamento dei mercati del Vecchio Continente, il Dj Stoxx 600, registrava una flessione del 3,1 per cento, mentre il settore bancario europeo perdeva il 6 per cento. Londra si è comunque portata sopra ai minimi di seduta (-2,8%), così come Parigi (-2,9%) e Francoforte (-2,6%). Particolarmente colpite le quotazioni delle banche. Tra le singole banche il peggior tonfo lo sta segnando proprio la neo-nazionalizzata Fortis (-11,9%).
Ma va malissimo anche a Piazza Affari: intorno alle 16 il Mibtel perdeva il 4,05% a 19.764 punti e lo S&P/Mib del 4,1% a 26.039 punti. Il listino è stato inoltre colpito da una raffica di sospensioni al ribasso, a partire da UniCredit (-12%), già congelata in mattinata. Sospese anche Saipem (-7%), Tenaris (-9,1%) e Impregilo (-8,4%).
* la Repubblica, 29 settembre 2008.