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60° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA ITALIANA....

PER L’ITALIA, UN VERO PATRIOTTISMO - QUELLO COSTITUZIONALE. E’ ORA DI DEPORRE LA TRACOTANZA E LA FURBIZIA DI UN PARTITO DELLA REPUBBLICA CHE OPERA E GRIDA SOLO PER I PROPRI INTERESSI "FORZA ITALIA"!!! Una sollecitazione del Presidente della Repubblica - a cura di Federico La Sala

lunedì 8 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
NAPOLITANO: SERVE CONDIVISO PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE *
ROMA - Sulla Costituzione repubblicana "possono ritrovarsi tutte le componenti ideali, sociali e politiche della società italiana nel sentirla come propria, nel rispettarla, nel trarne ispirazione, nell’animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale".
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo intervento per il sessantacinquesimo anniversario della difesa di Roma.
’’Vorrei incoraggiare tutti a (...)

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> PER L’ITALIA, UN VERO PATRIOTTISMO - QUELLO COSTITUZIONALE. ---- Resistenza, appello di Napolitano: «ricordarla sia come ribellione partigiana che come rifiuto alla repubblica di Salò»

lunedì 8 settembre 2008

«ricordarla sia come ribellione partigiana che come rifiuto alla repubblica di salò»

Resistenza, appello di Napolitano

«Tutti ne rafforzino la memoria» ha detto il Capo dello Stato al 65esimo anniversario della Difesa di Roma

ROMA - Non perdere ma anzi rafforzare la memoria della Resistenza. È questo l’incoraggiamento a tutti i cittadini lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante le celebrazioni del 65esimo anniversario della Difesa di Roma. «Vorrei incoraggiare tutti a rafforzare il comune impegno di memoria, di riflessione, di trasmissione alle nuove generazioni del prezioso retaggio della battaglia di Porta San Paolo, della difesa di Roma e della Resistenza» ha detto il Capo dello Stato.

SALÒ - Secondo Napolitano, la Resistenza «andrebbe forse ricordata nella sua interezza» e per questo, spiega il presidente della Repubblica, «ho parlato di un duplice segno della Resistenza: quello della ribellione, della volontà di riscatto, della speranza di libertà e di giustizia che condussero tanti giovani a combattere nelle formazioni partigiane» e «quello del senso del dovere, della fedeltà e della dignità che animarono la partecipazione dei militari, compresa quella dei seicentomila deportati nei campi tedeschi, rifiutando l’adesione alla Repubblica di Salò». Proprio ai soldati della Repubblica Sociale Italiana ha reso omaggio il ministro della Difesa Ignazio La Russa: «Farei un torto alla mia coscienza - ha detto La Russa - se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell’esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria, opponendosi nei mesi successivi allo sbarco degli anglo-americani e meritando quindi il rispetto, pur nella differenza di posizioni, di tutti coloro che guardano con obiettività alla storia d’Italia».

«PATRIOTTISMO COSTITUZIONALE» - Sulla Costituzione repubblicana «possono ritrovarsi tutte le componenti ideali, sociali e politiche della società italiana nel sentirla come propria, nel rispettarla, nel trarne ispirazione, nell’animare un clima di condiviso patriottismo costituzionale» ha detto il presidente della Repubblica.

* Corriere della Sera, 08 settembre 2008


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