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EV-ANGELO, COSTITUZIONE... E L’UNTO DEL SIGNORE: L’ITALIA COME VOLONTA’ E RAPPRESENTAZIONE DI UN SOLO PARTITO: "FORZA ITALIA"!!!

L’IDEOLOGIA CATTOLICO-FASCISTA DEL MAESTRO UNICO E L’ART. 7 DELLA COSTITUZIONE, UN BUCO NERO CHE DISTRUGGE L’ITALIA E LA STESSA CHIESA CATTOLICA. Per un ri-orientamento teologico-politico. Una nota - di Federico La Sala

Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio ... un cattolicesimo-ROMANO che ha sempre e per lo più confuso "Erode" con Cesare e Dio con "Mammona"!!!
mercoledì 25 aprile 2012 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il messaggio del patto costituzionale, come quello del patto eu-angelico ...e della montagna è ben-altro!!! La Costituzione è - ripetiamo: come ha detto e testimoniato con il lavoro di tutto il suo settennato il nostro Presidente, Carlo A. Ciampi - la nostra “Bibbia civile”, la Legge e il Patto di Alleanza dei nostri ’Padri’ e delle nostre ’Madri’ Costituenti (21 cittadine-sovrane presero parte ai lavori dell’Assemlea), e non la ’Legge’ di “mammasantissima” e (...)

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> UN BUCO NERO CHE DISTRUGGE L’ITALIA E LA STESSA CHIESA CATTOLICA. --- -PATTI LATERANENSI -Breve "faccia a faccia" -Berlusconi-Bagnasco.

venerdì 18 febbraio 2011


-  PATTI LATERANENSI
-  Breve "faccia a faccia"
-  Berlusconi-Bagnasco

-  "Scambio di opinioni" tra i due, seduti vicini in occasione dell’incontro bilaterale Italia-S.Sede.
-  Napolitano: "La Chiesa parteciperà alle manifestazioni per l’Unità d’Italia. E ci sarà anche, in qualche forma, la presenza del Pontefice" *

Breve scambio di opinioni tra Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco in occasione dell’incontro bilaterale Italia-S.Sede per l’anniversario dei Patti Lateranensi e del Concordato, svoltosi a Palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata d’Italia presso il Vaticano. A quanto si apprende da chi ha potuto assistere all’incontro, il premier e il cardinale seduti vicino, si sono parlati per qualche minuto. Non è naturalmente noto il contenuto del loro scambio di battute.

In contemporanea, sulle poltrone vicine, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato con il segretario di stato Vaticano cardinale Tarcisio Bertone.

E’ comunque probabile che Berlusconi e Bagnasco abbiano comunque sfiorato argomenti riguardanti le ultime vicende che coinvolgono il presidente del Consiglio e più in generale la credibilità dell’Italia rispetto alle altre nazioni.

Al termine dell’incontro, solo un brevissimo commento del premier ai cronisti che gli hanno chiesto come era andato l’anniversario dei Patti Lateranensi e del Concordato: "Benissimo, come sempre", ha risposto. Si è anche appreso che il presidente del Consiglio ha incontrato il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Tra i due c’è stata una stretta di mano e un cenno di saluto.

Anche Napolitano, all’uscita, ha commentato l’incontro: "È andata come sempre. C’è un clima di cordialità nelle relazioni tra Italia e Santa Sede". E ha poi aggiunto: "È molto importante l’impegno sottolineato dai cardinali Bertone e Bagnasco della partecipazione della Chiesa e, in qualche forma, del pontefice, all’anniversario dei 150 anni dell’unità d’italia". Napolitano si è trattenuto al ricevimento per circa mezz’ora dopo l’uscita di Silvio Berlusconi, sforando di una ventina di minuti i tempi previsti dal protocollo. Un messaggio del Papa per le cerimonie dell’Unità d’Italia. E’ questa, a quanto si apprende, una delle ipotesi a cui si sta lavorando relativamente al "coinvolgimento" di Benedetto XVI di cui ha parlato Napolitano.

Al momento, fanno sapere fonti vaticane, non c’è ancora nulla di stabilito. Ma questa è l’ipotesi più fondata. Il messaggio potrebbe essere letto, probabilmente, durante la messa annunciata per il 17 marzo, giorno delle celebrazioni, dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei.

Nel corso dell’incontro bilaterale Italia-S.Sede sono stati affrontati anche temi etici come il testamento biologico e la recente sentenza della Cassazioni in materia di adozioni dei single. Lo ha spiegato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aggiungendo che su questi temi si "vuole evitare una deriva".

* la Repubblica, 18 febbraio 2011


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