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Editoriale

Ecco come muore un "negro di merda", è avvenuto a Milano. Razzismo e taglione alla decima

martedì 16 settembre 2008 di Emiliano Morrone
La ’ndrangheta di solito non uccide. Salvo a Duisburg. Giovanni Strangio docet, per chi indaga.
A Milano, Fausto e Daniele Cristofoli, proprietari del locale Shining Bar, nei pressi della stazione centrale, hanno ammazzato Abdul Salam Guibre, 19 anni, di colore.
I Cristofoli non sono della Santa né hanno il passaporto calabrese.
Tre neri rubano dei dolci nel bar. I titolari li inseguono, li acciuffano, li ingiuriano, ci litigano e finiscono a sprangate il giovane Abdul.
Costernazione e (...)

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> Ecco come muore un "negro di merda", è avvenuto a Milano. Razzismo e taglione alla decima ---Caro Abdoul (di Teresa e Loredana, le sue maestre)

martedì 16 settembre 2008

Caro Abdoul, *

Caro Abdoul,

la prima cosa che ci preme dire, anzi gridare a gran voce è che tu non se morto perché hai preso un pacchetto di biscotti, ma perché in questo nostro Paese l’odio per il diverso è arrivato ad una misura insostenibile.

E’ successo proprio a Te che diverso non eri perché sei venuto in Italia da piccolino e qui hai vissuto la tua breve esistenza.

Con lucidità sorprendente per i tuoi giovani anni capivi però che non tutti erano affettuosi, accoglienti come i tuoi compagni, come noi, le tue maestre e come tutto l’ambiente scolastico che ti conosceva e ti voleva bene.

A volte, infatti, un po’ sconsolato ci dicevi che per te non ci sarebbe stato un buon futuro, poi la tua allegria e la tua vivacità avevano, fortunatamente, il sopravvento e ritornavi l’Abdoul di sempre spensierato e giocherellone.

Abbiamo un vivido ricordo di Te: alla presentazione delle attività didattiche delle elementari sedevi in prima fila con il tuo papà. Eri serissimo, con i tuoi splendidi occhioni neri, attenti a ciò che veniva illustrato.

Quando ti ritrovammo nella nostra sezione ne fummo molto contente e tutti insieme, tu noi e i tuoi compagni di classe intraprendemmo un percorso di conoscenza e di rispetto reciproco.

Eri benvoluto da tutti e mai in classe ci furono episodi di rifiuto nei tuoi confronti.

Il legame con te e la tua famiglia è rimasto sempre perché quando ci si incontrava ci raccontavi dei tuoi progetti e delle tue difficoltà.

Ciao Abdoul carissimo, te ne sei andato all’alba di un giorno di fine estate ad opera di due disgraziati, violenti, per i quali la vita di un ragazzo non ha nessun valore.

Con grande affetto

-  Le tue maestre
-  Teresa e Loredana

PUBBLICATA DA CERNUSCO INSIEME

http://www.cernuscoinsieme.it/web/piazzetta/comunicati/2008/080915_maestreabdoul.php


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