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Editoriale

Ecco come muore un "negro di merda", è avvenuto a Milano. Razzismo e taglione alla decima

martedì 16 settembre 2008 di Emiliano Morrone
La ’ndrangheta di solito non uccide. Salvo a Duisburg. Giovanni Strangio docet, per chi indaga.
A Milano, Fausto e Daniele Cristofoli, proprietari del locale Shining Bar, nei pressi della stazione centrale, hanno ammazzato Abdul Salam Guibre, 19 anni, di colore.
I Cristofoli non sono della Santa né hanno il passaporto calabrese.
Tre neri rubano dei dolci nel bar. I titolari li inseguono, li acciuffano, li ingiuriano, ci litigano e finiscono a sprangate il giovane Abdul.
Costernazione e (...)

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> Ecco come muore un "negro di merda", è avvenuto a Milano. Razzismo e taglione alla decima --- Non un solo colpo, ma diverse sprangate. L’autopsia sul corpo di Abdul “Abba” Guibre ha confermato la ricostruzione degli amici del ragazzo, sconfessando Fausto e Daniele Cristofoli.

venerdì 19 settembre 2008

VERITÀ

Abba era a terra, l’hanno colpito più volte

I risultati dell’autopsia sul giovane preso a sprangate. Tensioni a Milano

di Giuseppe Caruso (l’Unità, 19.09.20)08

Non un solo colpo, ma diverse sprangate. L’autopsia sul corpo di Abdul “Abba” Guibre ha confermato la ricostruzio- ne degli amici del ragazzo, sconfessando Fausto e Daniele Cristofoli, che davanti al gip Micaela Curami avevano sostenuto di aver sferrato un solo colpo. Nelle motivazione il giudice aveva parlato di «zone d’ombra» nella loro testimonianza, con riferimento anche al numero di colpi dati al povero Abdul quando era a terra, incosciente.

Ancora da chiarire però quando e come le sprangate siano state portate e chi ha sferrato quella che ha provocato la morte di Abba. Daniele Cristofoli, il figlio, 31 anni ed un piccolo precedente penale per un reto commesso nei confronti di un compagno di classe, se ne è presa la responsabilità. Ma gli inquirenti vogliono capire se invece non possa essere stato il padre Fausto, 53 anni, con alle spalle condanne per rapina a mano armata e stupro, a dare il colpo mortale Intanto i genitori di Abdul hanno voluto lanciare un appello alle persone che si trovavano alla finestra quel mattino e che hanno assistito all’episodio, affinché vadano dal magistrato o alla polizia per raccontare ciò che hanno visto. «Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni tragici» hanno detto «soprattutto il Comune di Cernusco sul Naviglio. Parteciperemo alla manifestazione indetta sabato alle 14.30 a Milano, perché vogliamo che nessuno muoia a causa del colore della propria pelle». I genitori di Abdul ieri mattina hanno effettuato il riconoscimento del corpo del figlio sul quale hanno riscontrato le svariate ferite accertate poi dall’autopsia.

Ieri si sono vissuti attimi di tensione durante il corteo organizzato dal Coordinamento dei Collettivi Studenteschi in memoria di Abdul. Mentre il corteo, formato da circa 200 ragazzi, transitava vicino al bar Shining di via Zuretti di proprietà dei Cristofoli, alcuni giovani hanno lanciato un secchio di vernice bianca e una bottiglia di vetro contro la saracinesca del locale. Dopo pochi minuti di confusione, con la polizia in assetto antisommossa schierata a difesa del bar, la manifestazione, partita da Largo Cairoli intorno alle 9.30, è ripresa senza incidenti . Molti gli slogan antirazzisti e contro le «politiche dell’insicurezza e dell’ignoranza» del governo. Al corteo ha partecipato anche la sorella di Abba.


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