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CRITICA DELL’ ECONOMIA POLITICA E DELLA TEOLOGIA. IL DOLLARO ("IN GOD WE TRUST") E LA CROCE ("DEUS CARITAS EST"): TUTTO A "CARO-PREZZO" ("CARITAS")!!!

EVADERE DALLE IDEE VECCHIE!!! CON MARX E KEYNES, OLTRE. Un’indicazione e "una premessa... di civiltà" - di Federico La Sala

KEYNES. La difficoltà non sta nelle idee nuove, ma nell’evadere dalle idee vecchie, le quali, per coloro che sono stati educati come lo è stata la maggioranza di noi, si ramificano in tutti gli angoli della mente
sabato 20 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
UN’ESORTAZIONE *
Questo libro è diretto principalmente ai miei colleghi economisti [...] l’economia ortodossa è in difetto, l’errore va trovato non nella sovrastruttura, che è stata eretta con grande cura di coerenza logica, ma nella poca chiarezza e generalità delle premesse [...] La composizione di questo libro è stata per l’autore una lunga lotta di evasione, e tale dev’esserne la lettura per la maggioranza dei lettori affinché l’assalto dell’autore su di loro abbia successo: una lotta (...)

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> IL DOLLARO ("IN GOD WE TRUST") E LA CROCE ("DEUS CARITAS EST"): TUTTO A "CARO-PREZZO" ("CARITAS")! EVADERE DALLE IDEE VECCHIE!!! CON MARX E KEYNES, OLTRE. ---- Requiem al mercato azionario... Nella patria di un capitalismo oramai agonizzante da tempo. Non poteva essere altrimenti dopo che il nuovo socialismo americano aveva trionfato in quella funesta data del 7 settembre con il salvataggio delle due F.

domenica 21 settembre 2008

Requiem al mercato azionario *

Con questo rialzo artificiale, il più grande di tutti i tempi (a nostra memoria), è stato messo l’ultimo chiodo alla bara di un mercato zoppicante che ancora, in qualche maniera, nonostante gli interventi istituzionali sempre più massicci e pesanti, riusciva a preservare una sua qualche minima funzione vitale.

Oggi, 19 settembre, hanno ucciso il mercato lì dove si pensava che fosse il più efficiente. Nella patria di un capitalismo oramai agonizzante da tempo. Non poteva essere altrimenti dopo che il nuovo socialismo americano aveva trionfato in quella funesta data del 7 settembre con il salvataggio delle due F.

E’ senza dubbio l’inizio di una nuova era. Il primo giorno di un qualcosa che nessuno aveva mai visto prima d’ora. Si è ufficialmente deciso, senza mezzi termini, nell’ultimo disperatissimo tentativo di risanare un meccanismo oramai rotto, che il mercato non può e non deve riaggiustare i propri parametri secondo l’azione spontanea dei suoi partecipanti.

E’ stata negata con questa azione disperata delle autorità quella funzione del mercato che premia le aziende di successo e punisce le aziende che sbagliano. E’ stato impedito che banche, assicurazioni, finanziarie, un sistema quasi criminale che stava pagando i propri errori con il fallimento, ricevesse la sua giusta punizione dal mercato. In questo mondo, possono fallire gli imprenditori di qualunque industria, non i banchieri. Da oggi è finalmente chiaro.

Un privilegio speciale concesso dallo stato. Non bastava quello di stampare moneta dal nulla grazie al moltiplicatore monetario. Adesso viene concesso un privilegio ancora più speciale. Godere della protezione dallo stato per gli errori commessi. Protezione che paghiamo noi taxpayers. I tartassati. Con il nostro lavoro e i nostri sudati risparmi.

Non bastava farci pagare una burocrazia sempre più inefficiente e dilagante, e praticamente del tutto inutile. Adesso dobbiamo anche pagare i banchieri e le loro bische di affari. Vengono assolti dai loro errori con un premio speciale e rimangono tutti al loro posto. Onesti e farabutti. Senza distinzione. La distinzione la stava facendo il mercato. Non andava bene.

Prima si vendeva spazzatura alla gente direttamente dagli sportelli. Adesso che la gente quella spazzatura non la compra più, non la vuole più, ha scoperto che non valeva quasi nulla, si consente a chi ha prodotto e accumulato troppa spazzatura di smaltire i rifiuti tossici direttamente in un gran bel superbidone finanziato guarda un po’ sempre dai soldi del popolo che indirettamente torna a comprali contro la propria volontà, dietro la vacua promessa che tutto viene fatto per il loro bene!!

Non solo, grazie all’aiuto di oggi, i banchieri potranno anche vendere nuove azioni delle loro società a un prezzo più alto di quello che ieri aveva stabilito il mercato. Le banche avevano bisogno di ricapitalizzarsi. Ma il prezzo del mercato era troppo basso e sarebbe stato penalizzante. Grazie all’aiuto di stato, potranno farlo a un prezzo per loro più remunerativo. Pagano ancora i risparmiatori, direttamente o indirettamente.

E’ defunta poi del tutto la funzione di price discovery. La più importante. Il mercato cerca di continuo il prezzo più equo possibile di un asset. Che remuneri ragionevolmente nel tempo l’investitore tramite il reddito che quell’asset che produce. Costituisce la sua funzione principale. Il prezzo di mercato è pertanto la guida fondamentale per le decisioni di allocazione dei capitali, perchè esse avvengano nella maniera più efficiente possibile (non perfetta, la perfezione non è di questo pianeta).

Non bastava controllare e determinare artificialmente i tassi di interesse tramite le decisioni arbitrarie delle banche centrali. Oggi è stato impedito anche al mercato azionario di cercare in maniera autonoma quel prezzo più ragionevole possibile che dia un senso e orienti le decisioni degli agenti economici nella maniera più razionale possibile. Salta per aria pertanto ogni sistema di riferimento per un calcolo economico razionale. Siamo in pura economia di piano. Come nella russia di 20 anni fa.

Da oggi le autorità hanno deciso definitivamente di impedire al mercato di scendere. Le azioni possono e devono solo salire. Finchè salgono infatti va tutto bene. Anzi quando il trend è al rialzo si cerca di pompare le borse il più possibile perchè un mercato azionario che sale da illusione di prosperità alle masse. Sono felici e possono essere rimbecillite più facilmente. Le bolle azionarie quindi non si impediscono mai.

Si impedisce sempre e solo il ritorno dei prezzi a valori razionali. Una volta c’era la greenspan put che impediva al mercato di scendere. La sicurezza che prima o poi sarebbe intervenuto il banchiere centrale a salvare i mercati dal crollo. Oggi non ci sono più put di un banchiere centrale.

Ci sono Bernanke - Paulson - SEC - FSA che cambiano le carte del gioco dalla mattina alla sera e stabiliscono che i numeri sul tabellone decisi dagli attori economici non vanno bene. Bisogna cambiarli dalla mattina alla sera. 1000 punti di dow jones, 140 di S&P, 350 di eurostoxx nel giro di 24 ore. Nell’illusione vana che domani possa cambiare d’improvviso anche l’economia reale.

Puro delirio e pura follia. Ma per loro l’importante è sostituire dei numeri che mantengano la confidenza del popolo nel loro sempre più gigantesco truffone. E comprare ancora tempo per tenere le loro poltrone sotto il culo. Tu avevi un poker d’assi in mano, avevi fatto la tua puntata. Arrivano loro a dire che l’asso vale meno del sette e la doppia coppia più del poker. Calano la loro doppia coppia di 7 e di 8 e raccolgono tutto quanto messo in gioco. E se lo spartiscono con i loro compagni di merende.

Da oggi quindi è vietato vendere allo scoperto. Forse fino al 3 ottobre, forse a data indeterminata. Qualora il mercato tornasse giù ancora una volta a causa di vendite naturali, di gente stufa e sfiduciata che vuole liquidare quello che ha, ringraziando anche per il prezzo speciale, non resterà che impedire del tutto le vendite e magari obbligare la gente per legge a comprare azioni. Il 20% dello stipendio tutti i mesi, altrimenti vi arrestiamo.

La mossa di vietare le vendite allo scoperto ha inoltre due conseguenze da non sottostimare. Toglie liquidità al mercato, e toglie una futura domanda di sostegno al mercato.

Toglie liquidità perchè innazitutto si tolgono di mezzo coloro che vendevano azioni prese a prestito. E in secondo luogo perchè così facendo si interrompe anche il naturale funzionamento del mercato delle opzioni dove il market maker ha la necessità, per poter operare, di andare "corto". La liquidità è importante per un mercato più efficiente. Con la mossa di oggi si sono eliminati dal casinò (oramai non è altro) quei partecipanti "cattivi" che tra l’altro agivano per punire le aziende che hanno sbagliato. Rimangono quelli buoni che possono solo comprare.

Praticamente adesso che è diventata scomoda si getta sulla strada quella finanza che invece espletava a suo modo una funzione importante del mercato. Finchè quella industria dell’hedge funding serviva a tirare su le borse nell’onda speculativa rialzista tutto bene, la si faceva lavorare in pace. Anzi, diciamolo chiaramente, è solo grazie a tutta quella liquidità iniettata in questi anni che quella industria ha potuto svilupparsi in maniera abnorme. Prima li si è fatti proliferare. Poi li si è uccisi dalla mattina alla sera. Cosa faranno domani non si sa. Scatolone anche per loro come per quelli della lehman. E non sono pochi. Attenzione ai prossimi numeri della disoccupazione!

Impedendo le vendite allo scoperto si toglie anche futura domanda di sostegno al mercato, perchè un domani quei venditori allo scoperto, che presto o tardi devono riacquistare i titoli "sani", ma anche quelli più marci, non saranno più presenti ad assorbire le vendite naturali. A questo punto se il piano di salvataggio fallisse (come dovrebbe ragionevolmente fallire se solo la gente riuscisse a ragionare cinque minuti con la propria testa) e arrivasse quella valanga di vendite che sarebbe naturale lecito aspettarsi di fronte all’assassinio del mercato azionario perpetrato oggi, sarebbe per le autorità un gran bel problema. Come già detto non rimarrà che obbligare i cittadini a comprare titoli, pena l’arresto.

Il capitalismo agonizzante quindi è morto. E con se si porta la più grande scommessa fatta da uno stato oramai complice di quei colpevoli che hanno creato questa situazione. Se vincono, il prezzo sarà pagato dai tartassati, e da un mercato dei capitali che non sarà mai più quello di prima. Con conseguenze gravissime per l’economia reale. Se perdono la grande depressione del XXI secolo sarà cosa inevitabile. Una lose-lose situation. Il mondo ha da rimetterci in ogni caso. Perlomeno, questa volta e a differenza del 1929, il responsabile sarà ben chiaro. Impossibile sbagliarsi.

* Scritto da Francesco
-  Friday 19 September 2008
- Associazione Usemlab.


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