’’Successe già così negli anni ’90 a Villa Literno’’
Strage Castel Volturno, Saviano: ’’La camorra ha voluto riprendersi il territorio’’
Lo scrittore: ’’E’ come se avesse detto loro ’non è più un territorio dove vi autorizziamo a vivere" . Camorra, Maroni: "In atto guerra civile". La Russa: ’’E’ una lotta tra bande’’
Roma, 25 set. - (Adnkronos) - "Con la strage di Castel Volturno la camorra ha voluto dare un messaggio alle organizzazioni criminali africane, è come se avesse detto loro ’non è più un territorio dove vi autorizziamo a vivere". Cosi’ lo scrittore Roberto Saviano, autore di ’Gomorra’, ha commentato la strage di nigeriani compiuta dalla camorra a Castel Volturno nei giorni scorsi intervenendo al dibattito con Suketu Meta, autore di ’Maximum city’ nell’ambito del World Social Summit, in corso a Roma.
"I padri comboniani - ha proseguito - hanno detto una cosa incredibile che non ha suscitato pero’ nessuna reazione e nessun commento, e cioe’ che se la camorra vuole in una settimana vanno via tutti i nigeriani da Castel Volturno, nonostante polizia e carabinieri".
Lo scrittore ha ricordato che "successe già così negli anni ’90 a Villa Literno. La questione degli spazi e’ fondamentale per la gestione criminale del territorio, ma mi ha fatto riflettere che dopo la morte di questi ragazzi innocenti gli africani sono insorti - ha sottolineato Saviano in merito alla strage di Castel Volturno - e invece quando c’è stato il massacro di ragazzi a Scampia soltanto 3 anni prima nessuno ha fatto quello che hanno avuto il coraggio di fare questi ragazzi africani. La giustificazione che trova la gente della comunità locale sta in una risposta falsa: la paura. La giustificazione della paura per non fare nulla diventa passepartout generale per fermarsi e giustificare il proprio immobilismo".