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Politica

Forza Nuova: Fiore incontra Alemanno e Maroni per parlare di rom e diritti dei più deboli

venerdì 19 settembre 2008 di Emiliano Morrone
Roberto Fiore, eurodeputato di Forza Nuova, in qualità di membro della delegazione europea deputata a verificare il rispetto dei diritti civili in Italia e le condizioni dei campi rom, ha incontrato questa mattina il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il ministro dell’Interno Roberto Maroni.
Roberto Fiore, nel corso dell’incontro ufficiale al Campidoglio, ha detto ad Alemanno:
"Dopo l’omicidio Reggiani si parlò dell’espulsione di 250 mila rom rumeni. Tutto questo non è avvento, di rom non (...)

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venerdì 19 settembre 2008

Ansa» 2008-09-19 21:37

NOMADI: MARONI INCONTRA DELEGAZIONE PARLAMENTO EUROPEO

ROMA - Far conoscere le iniziative che il Governo italiano ha assunto sull’emergenza campi nomadi e quelle di contrasto all’immigrazione clandestina. Questo lo scopo dell’incontro di oggi tra il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che, insieme al ministro delle Politiche Europee, Andrea Ronchi, ha ricevuto una delegazione della Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE) del Parlamento europeo, allargata ad altri rappresentanti comunitari.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato al presidente della Commissione, Gerard Deprez, e agli altri parlamentari Ue il rapporto consegnato al vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot. Nel corso della riunione, inoltre, è stata ribadita la collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea in materia di sicurezza, con particolare riferimento al pacchetto sicurezza recentemente adottato.

"Non ci son parole per descrivere quello che ho visto: una situazione che insulta la dignità umana" ha detto Deprez, definisce le condizioni nel campo nomadi Casilino 900 di Roma, che questo pomeriggio ha visitato insieme ad una delegazione di europarlamentari tra cui anche 13 italiani. Sotto una fitta pioggia i deputati europei hanno visitato le baracche alla periferia della Capitale in cui vivono oltre 600 persone.

"Mi hanno detto che alcuni vivono qui da 35 anni - prosegue il presidente - Mi chiedo come sia possibile: mancano le più elementari norme igieniche, non c’è l’elettricità ". A chi gli chiedeva dell’iniziativa del governo e dell’avvio di un censimento della comunità nomade Deprez ha risposto: "E’ giusto che uno stato voglia sapere chi abita sul proprio territorio ma a mio modo di vedere un censimento senza un programma di integrazione è fine a se stesso".

MORGANTINI: NON AUMENTARE L’ESCLUSIONE Anche il vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini ha visitato i campi nomadi di Roma con la delegazione della Commissione Liberta’ civili, giustizia e affari interni dell’Europarlamento (Libe) in missione in Italia. Dopo lo scontro tra la parlamentare verde olandese Degroen e i senatori Pdl, prende sempre piu’ corpo una differente visione tra Parlamento europeo e governo italiano.

’’Come Parlamento stiamo cercando di tenere fede ai Trattati costitutivi dell’Ue - ha detto al Tg Europarliament dell’ANSA Luisa Morgantini - che prevedono la non discriminazione dei diversi gruppi etnici. E’ vero che il governo italiano ha corretto il tiro. Adesso sta procedendo all’identificazione nei campi rom, ma senza rilevare le impronte digitali. Io credo comunque che il problema principale dei rom, alcuni dei quali sono qui da anni, e’ che non hanno nessuna identita’, nessuna cittadinanza. E’ quindi utile fare dei censimenti’’.

’’Ci sono questioni che vanno risolte anche all’interno dei campi nomadi (l’accattonaggio, la violenza sui bambini) ma non con provvedimenti che rafforzano l’esclusione ma attraverso forniture di programmi che possano dare la cittadinanza’’.

ALEMANNO, CASILINO ’900 PRIMO CAMPO DA CHIUDERE ’’Il Casilino 900 e’ per noi il primo campo da chiudere. Attendiamo che il commissario di governo, prefetto Mosca, completi il censimento dei campi nomadi mentre si stanno individuando le alternative a questo e ad altri campi che dovranno essere sgombrati’’. | quanto afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. ’’Non appena l’attivita’ ricognitiva del Commissario sara’ terminata, questa deve essere per tutta l’Amministrazione la priorita’ assoluta’’, aggiunge Alemanno. Oggi il campo Casilino 900 e’ stato visitato dal presidente della Commissione liberta’ civile, giustizia e affari interni della Comunita’ europea, Gherard Deprez, accompagnato da una delegazione di europarlamentari. Per Deprez la situazione all’interno del campo ’’insulta la dignita’ umana’’.

BORGHEZIO, DOPO CENSIMENTO LUCE E SERVIZI NEI CAMPI ’’Oggi Maroni ci ha garantito che al termine del censimento della Comunita’ nomade si aprira’ un tavolo in cui verranno definiti i termini per riorganizzare i campi e dotarli di luce e servizi’’. Lo ha detto l’euro deputato della Lega, Mario Borghezio, parlando a margine della visita al campo nomadi Casilino 900 a Roma. Per l’esponente leghista la situazione del Casilino 900 ’’e’ da considerarsi da quarto mondo. Ho parlato con gli abitanti - ha affermato -C’e’ molta gente per bene che si e’ rimboccata le maniche e lavora’’. Borghezio, al quale gli abitanti del campo hanno offerto anche un caffe’, si e’ detto convinto che ’’se qui si passasse dalle baracche alle case diventerebbe un vero gioiello, con tanto verde intorno’’.

AGNOLETTO IN CAMPO ROM, ADATTO SOLO AI TOPI ’’Questo campo e’ adatto solo ad allevare i topi’’. Lo ha affermato l’eurodeputato Vittorio Agnoletto parlando a margine della visita effettuata questo pomeriggio nel campo rom di Casilino 900 da una delegazione di eurodeputati. Agnoletto ha proseguito affermando che le condizioni in cui sono costretti a vivere tanti nomadi sono ’’inaccettabili’’. ’’Il governo italiano - ha proseguito Agnoletto - ha stanziato tantissimi soldi per effettuare un censimento della comunita’ nomade ma non ha stanziato nulla per le emergenze sociali’’.

2.700 PERSONE CENSITE, 1.270 SONO MINORI Sono 2.700 le persone fino ad oggi censite dal personale della Croce Rossa italiana nell’ambito del censimento della comunita’ nomade di Roma, scattata circa due mesi fa. Gli operatori della Cri hanno operato in 35 campi, tutti abusivi. Seicento i nuclei famigliari identificati, 1.270 i minori censiti. Il personale della Croce Rossa, inoltre, sta analizzando anche il livello di scolarizzazione e le vaccinazioni. ’’Per il primo aspetto restiamo su cifre molto basse - spiega il presidente provinciale della Cri, Fernando Capuano -. Nei campi fino ad ora censiti non piu’ del 50% dei minori ha preso parte ai programmi di scolarizzazione. Anche dal punto di vista delle vaccinazioni il dato non e’ incoraggiante: sono molti, infatti, i minori che non hanno effettuato alcun tipo di vaccino’’. Nei giorni scorsi la Cri ha concluso il censimento al campo Casilino 900, uno degli insediamenti abusivi piu’ grandi d’Europa. Nel campo di via Palmiro Togliatti sono state oltre 600 le persone identificate. La prossima settimana si iniziera’ con in campi regolari, a cominciare da quello di via di Salone e Tor De Cenci. ’’Stiamo lavorando in massima tranquillita’ - spiega Capuano -. La percentuale di chi si e’ rifiutato di farsi censire non supera l’1%: solo nell’insediamento di via dei Quintiliani c’e’ stato un rifiuto di massa al censimento da parte di una comunita’ di Sinti giostrai, ma si e’ trattato di una iniziativa simbolica’’.

In base ai dati raccolti fino ad oggi la etnografia della comunita’ nomade capitolina e’ per grandi linee confermata, rispetto agli anni scorsi. Sul territorio sono presenti per lo piu’ comunita’ di rom romeni, montenegrini e dell’ex Jugoslavia. La Croce Rossa, che nell’operazione e’ impegnata con circa 100 operatori, sta distribuendo ai censiti una tessera sanitaria che prevede una foto di riconoscimento, i dati identificativi del soggetto ed informazioni di carattere sanitario, come ad esempio eventuali patologie o vaccini effettuati. ’’Nei prossimi giorni avremo un incontro all’Istituto superiore di sanita’ - spiega Capuano - perche’ abbiamo intenzione di effettuare una campagna di vaccinazione’’. Secondo i dirigenti della Cri i tempi del censimento verranno rispettati. ’’Tutti dati raccolti verranno consegnati al commissario Mosca entro il 13 ottobre’’, assicura il direttore provinciale.


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