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FILOSOFIA. IL PENSIERO DELLA COSTITUZIONE E LA COSTITUZIONE DEL PENSIERO

MA DOVE SONO I FILOSOFI ITALIANI OGGI?! POCO CORAGGIOSI A SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA E A PENSARE BENE "DIO", "IO" E "L’ITALIA", CHI PIÙ CHI MENO, TUTTI VIVONO DENTRO LA PIÙ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA FILOSOFICA E POLITICA ITALIANA, NEL REGNO DI "FORZA ITALIA"!!! Un’inchiesta e una mappa di Francesco Tomatis - a cura di Federico La Sala

Costituzione, art. 54 - Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge
lunedì 22 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
Non basta dire come fanno i francesi che la loro nazione è stata colta alla sprovvista. Non si perdona a una nazione, come non si perdona a una donna, il momento di debolezza in cui il primo avventuriero ha potuto farle violenza. Con queste spiegazioni l’enigma non viene risolto, ma soltanto formulato in modo diverso. Rimane da spiegare come una nazione dì 36 milioni di abitanti abbia potuto essere colta alla sprovvista da tre cavalieri di industria e ridotta in schiavitù senza far (...)

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> MA DOVE SONO I FILOSOFI ITALIANI OGGI?! -- il Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo quest’anno, in cui compie 18 anni, chiude la triade classica aperta anni fa dal Bene e dal Bello, con ’Verità’ (come tema dal 14 al 16 settembre con oltre 50 lezioni magistrali).

mercoledì 4 luglio 2018

Festival Filosofia, il tema 2018 è la verità

14-16 settembre, 50 lezioni in anni fake news e post-verità

di Paolo Petroni *

ROMA. Negli anni delle post-verità e delle fake news, del rivendicare onestà come verità contro le menzogne del potere o mentre su molti palazzi comunali uno striscione invoca ’Verità per Giulio Regeni’, il Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo quest’anno, in cui compie 18 anni, ha ritenuto fosse arrivato il momento di scegliere, a chiudere la triade classica aperta anni fa dal Bene e dal Bello, appunto ’Verità’ come tema dal 14 al 16 settembre con oltre 50 lezioni magistrali e 200 appuntamenti tra mostre, spettacoli, letture, laboratori, tutti come sempre gratuiti. ’Verità’, senza articolo, per lasciarle il senso singolare e plurale, visto che si tratta di qualcosa che cambia col tempo, a seconda del contesto culturale e sociale. E come ha sottolineatoa Roma Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico del Festival, "solo cogliendone il suo carattere pluralistico, ci si può aprire alla tolleranza", mentre Tullio Gregory ne ha evidenziato il carattere di "convenzione modificabile, tanto che possono convivere allo steso tempo verità diverse, come il valore della dignità dell’uomo e della donna nelle diverse religioni o culture".

Il direttore Daniele Francesconi, col supporto del Comitato e guardando al futuro, sta molto rinnovando i relatori e circa la metà sono nuovi rispetto al passato, cui comunque appartengono le lezioni magistrali di Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Silvia Vegetti Finzi e Bodei, mentre tra gli stranieri si segnalano i francesi Christian Delage, Jean-Luc Nancy, Judith Revel, Dan Sperber, Annette Wieviorka e Marc Augé e i tedeschi Wolfram Eilenberger, Julian Nida-Rümelin e Peter Sloterdijk. Un tema impegnativo quindi ’Verità’, che, per definizione, per Bodei "dovrebbe sfuggire a qualsiasi pregiudizio, anche se oggi, col web, che ha illusoriamente messo il sapere a portata di tutti e reso poi tutte le opinioni equivalenti, nascono coalizioni tra chi crede di pensare le stesso cose che diventano accettate come vere, pur non essendolo". Allora, riuscire a far incontrare, discutere, confrontarsi, farsi domande, riflettere al di là delle apparenze è l’importanza di una manifestazione come questa, che l’anno scorso ha avuto più di 190 mila presenze complessive, nella maggioranza provenienti da fuori provincia, dalle regioni del Nord ma anche dal resto d’Italia e molti stranieri, con un 25% di giovani, e una ricaduta economica sul territorio di almeno 3 milioni di euro (a fronte di un budget di 800 mila), come hanno raccontato Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e quelli delle altre due città coinvolte che si dividono gli appuntamenti.

Sei i percorsi, i nuclei tematici, da quello che discute della verità nella discussione filosofica a quello che affronta i percorsi di verifica, scientifici, logici, ecc. da applicare a elaborazioni di verità, quindi il rapporto tra verità e politica ieri e oggi, poi le inevitabili connessioni tra i concetti di vero e di falso e infine il dire il vero tra privato e pubblico, tra denuncia e procedimenti processuali, senza dimenticare le lezioni sui classici, a partire dalla ’Apologia di Socrate’, che è’ l’inizio del pensiero moderno, in cui Platone discute ma non definisce. In queste ottiche, anche le parodie, le caricature, le deformazioni proposte la sera da attori come Neri Marcorè, Angela Finocchiaro, Davide Riondino o un disegnatore come Makkox, hanno un loro senso preciso. Oltre trenta le mostre proposte, dalle personali di Jon Rafman e Ryoichi Kurokawa a interventi site specific nel Palazzo Ducale di Sassuolo dove sarà anche una personale di Wainer Vaccari, mentre Carpi propone una grande retrospettiva di Berengario da Carpi sui rapporti tra scienze e arti nel Rinascimento. E alla fine, davanti ai mille dubbi e domande che saranno nati, ecco l’opportunità di aggrapparsi a una tavola di salvataggio con le certezze di pranzi e cene filosofici ideati da Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città.

* Ansa, 04.07.2018 (ripresa parziale - senza immagini).


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