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PER SAN GIOVANNI IN FIORE, GIOACCHINO, E LA GIORNATA DELLA PERDONANZA - CONTRO L’IMMANE DEGRADO!!! Una nota di Federico La Sala

mercoledì 24 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La testimonianza di GIOVANNI e SALVATORE sta salda nella roccia - a vostra vergogna!!!
Essi vi stanno dicendo che a SGF procede tutto per il meglio - e voi non ascoltate!!!
Che l’amministrazione comunale di San Giovanni in Fiore sta governando molto bene - e voi non capite!!!
Vi si dice che il Papa andrà a San Giovanni Rotondo nel 2009 - e non ascoltate!!!
E se anche vi si dicesse che il Papa andrà a San Giovanni in Fiore nel 2010, voi non ci credereste!!! E che (...)

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> PER SAN GIOVANNI IN FIORE, GIOACCHINO, E LA GIORNATA DELLA PERDONANZA - CONTRO L’IMMANE DEGRADO!!! ---- L’America pronta al voto. L’ultimo sondaggio Reuters/Zogby dà Barack Obama in testa in sei degli 8 Stati-chiave.

lunedì 3 novembre 2008

L’America pronta al voto: sondaggi per Obama *

Conto alla rovescia negli Stati Uniti, dove i candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e John Mc Cain sfruttano gli ultimi scampoli di campagna elettorale per convincere gli indecisi a scegliere.

Ore decisive per la ’corsa’ alla Casa Bianca e i due protagonisti si giocano le ultime carte per vincere l’appuntamento con la storia. L’ultimo sondaggio Reuters/Zogby dà Barack Obama in testa in sei degli 8 Stati-chiave (tra i quali, anche i decisivi Florida e Ohio). Secondo la rilevazione giornaliera, Obama ha un vantaggio di 7 punti anche a livello nazionale (domenica erano 6). E a ventiquattr’ore dal voto, il senatore afro-americano è avanti di 1 punto in Missouri, di 2 in Florida, ma anche in Ohio, Virginia e Nevada, tutti Stati vinti da Bush nel 2004.

Questi 5 stati assegnano insieme il 76 per cento dei "grandi elettori"; e quindi, insieme agli Stati vinti da John Kerry nell’ultima tornata, darebbero al senatore dell’Illinois 328 ’grandi elettorì, decisamente più del necessario (270) per conquistare la Casa Bianca. Obama è anche in vantaggio di 11 punti in Pennsylvania uno Stato in cui McCain ha giocato tutte le sue carte; ed è in vantaggio di 5 punti in Indiana e di 1 in North Carolina, entrambi conquistati da Bush nel 2004. E dunque mentre tutti i sondaggi danno Obama con il vento in poppa (ieri un sondaggio Gallup gli dava 10 punti vantaggio) a McCain non rimane che sperare negli indecisi, in coloro cioè che per ragioni razziali o per paura del cambiamento, potrebbero ribaltare le previsioni. Secondo il ’New York Times’, il 4 per cento dell’elettorato non ha ancora deciso chi votare; e il dato è ancora più evidente in alcuni Stati.

Tutto si deciderà martedì e farsi ingannare dai sondaggi potrebbe essere un brutto affare, ma la Cnn continua ad alimentare le speranze di chi sogna un nero alla Casa Bianca: secondo la tv americana il vantaggio di Obama su McCain è stabile a sette punti. E soprattutto a perdere favori è la Palin, la governatrice dell’Alaska che McCain ha scelto come vice e che aveva fatto tremare i democratici. Ma “l’innamoramento” per fortuna sembra essere durato poco: dà un parere negativo su di lei il 48 per cento degli americani, mentre ad agosto era solo il 21 per cento.

* l’Unità, Pubblicato il: 03.11.08, Modificato il: 03.11.08 alle ore 11.26


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