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La Costituzione, le regole del gioco, il paradosso istituzionale del mentitore......e il "popolo della libertà"!!!

ITALIA. Cittadinanza, Costituzione e Scuola. Al Quirinale, inaugurazione del nuovo anno scolastico ed esortazione del Presidente della Repubblica: "Forza Italia"!!! Ma chi parla Napolitano o già Berlusconi?!! Io sono scemo e non capisco. Spiegatemelo - a cura di Federico La Sala

sabato 27 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
ITALIA 1948-2008. 60° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE ....
IL NUOVO ANNO SCOLASTICO, I COSTRUTTORI DELLA DEMOCRAZIA, E IL COLTELLO PUNTATO ALLA GOLA DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE DI TUTTA L’ITALIA.
Caro Presidente Napolitano, La prego, faccia chiarezza e ci liberi dalla trappola e dall’inganno!!!
IO VOGLIO INIZIARE L’ANNO CON IL "QUADERNO DELLA COSTITUZIONE" E CON IL LIBERO E FIERO GRIDO DI FORZA ITALIA, DI VIVA L’ITALIA

Il presidente della Repubblica mette in (...)

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> ITALIA. Cittadinanza, Costituzione e Scuola. --- In attesa della mobilitazione in 40 città organizzata dall’Unione degli Studenti per il 10 ottobre e della manifestazione nazionale dei Cobas di una settimana dopo, resta alta la tensione anche a livello dei sindacati confederali. Dopo l’annuncio della disponibilità della Cgil per uno sciopero generale, anche la Cisl si è detta pronta allo sciopero se il Governo non si siederà ad un tavolo di discussione con le forze sociali, le Regioni ed i Comuni sulla riforma della Scuola.

venerdì 3 ottobre 2008

Ansa» 2008-10-03 19:44

SCUOLA: PROTESTE A MILANO E ROMA, CISL MINACCIA SCIOPERO

ROMA - Non si fermano le proteste del mondo della scuola e delle opposizioni contro il piano del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, difesa a spada tratta dalla maggioranza, anche se non mancano i distinguo, soprattutto nel centrodestra a livello locale. In una giornata che ha visto gli studenti scendere in piazza a Milano e a Roma, dove davanti a Viale Trastevere hanno manifestato anche gli Unicobas e l’Italia dei Valori, c’é da registrare il forte malumore della Cisl che si è detta pronta allo sciopero, dopo l’altolà posto dal leader della Cgil, Guglielmo Epifani, sabato scorso.

Davanti alla sede del ministero si sono concentrati gli insegnanti degli Unicobas, che hanno protestato contro "questo ministro che vuole reintrodurre insieme al maestro unico il pensiero unico, con un meccanismo autoritario che porta a una scuola di regime". Parole condivise da Antonio Di Pietro, leader dell’Idv che ha organizzato il sit in con gli Unicobas: "La destra è convinta che può decidere senza ascoltare nessuno come succedeva nel ventennio e che il popolo obbedisce di conseguenza. Questo sta facendo la Gelmini".

Qualche momento di tensione si è avuto quando un gruppo di studenti ha criticato proprio Di Pietro: "Questa manifestazione è auto-organizzata e non ci devono essere bandiere di partito". A Milano, al grido di "Gelmini noi ti bocciamo", hanno protestato un migliaio di ragazzi delle scuole superiori organizzati dal Coordinamento dei comitati studenteschi: sotto accusa "tagli per 8 miliardi di euro in tre anni, riduzione del personale docente e non, voto in condotta, conferma degli esami di riparazione, buoni scuola per le private e "una scuola sempre più simile a una azienda".

In attesa della mobilitazione in 40 città organizzata dall’Unione degli Studenti per il 10 ottobre e della manifestazione nazionale dei Cobas di una settimana dopo, resta alta la tensione anche a livello dei sindacati confederali. Dopo l’annuncio della disponibilità della Cgil per uno sciopero generale, anche la Cisl si è detta pronta allo sciopero se il Governo non si siederà ad un tavolo di discussione con le forze sociali, le Regioni ed i Comuni sulla riforma della Scuola.

Lo ha annunciato il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Siamo d’accordo con quello che ha detto il Presidente della Repubblica: le riforme - ha detto Bonanni - vanno fatte ma devono sempre rafforzare il diritto allo studio e ogni cittadino deve esser messo in grado di essere pari ad un altro. La fretta del Governo testimonia che non si vuole discutere per tagliare e non render conto di un servizio che và riformato ma anche meglio garantito".

Mentre la Camera ha concluso il dibattito generale sugli emendamenti al decreto Gelmini (il testo tornerà all’esame dell’aula lunedì con le votazioni sugli emendamenti e sugli articoli e la possibile fiducia) la politica si divide nettamente pro e contro la riforma. Anche se non mancano i distinguo nel centrodestra a livello locale "Se toccano una sola scuola della Valsesia mi farò incatenare ai cancelli del ministero a Roma" ha detto il presidente del Consiglio provinciale di Vercelli, Piero Bondetti, della Lega Nord Piemonte.


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