«Ipotesi sospensione Borse? Per ora non c’è nulla»
Crisi, Berlusconi: «Resistete al panico.
E comprate le azioni di Eni e Enel»
Il premier a Napoli: «Non siamo in recessione». E annuncia: «Domenica vertice Ue a Parigi»
NAPOLI - «È il momento di comprare Eni e Enel, perché le azioni con quei rendimenti dovranno ritornare al loro vero valore». Il suggerimento è di Silvio Berlusconi, che ha parlato anche dell’ipotesi della sospensione a tempo indeterminato di tutti i mercati azionari del mondo. Nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Napoli, il premier ha rassicurato sulla attuale crisi dei mercati («Non siamo in un momento di grande sviluppo, ma non siamo nemmeno in recessione») annunciando che con molta probabilità di svolgerà «domenica a Parigi una riunione dei leader dell’Unione europea» per fare il punto sulla crisi dei mercati internazionali. Berlusconi ha tra le altre cose ribadito che «non si esclude una riunione del G8 nei prossimi giorni».
«MI ACCUSERANNO DI FARE IL VENDITORE» - «Dobbiamo essere più forti del panico e della follia» è il punto di vista del Cavaliere, che torna a suggerire: «Se si hanno delle azioni non bisogna assolutamente venderle, se invece si hanno soldi liquidi io consiglio di comprare quelle azioni che valevano 10 un anno fa e che adesso valgono 2-3-4». Le azioni di Eni e Enel, ha spiegato ancora il presidente del Consiglio, «ora sono sottovalutate» visto che sono «aziende che continuano a fare utili». Berlusconi ha detto che ad esempio Eni, quest’anno, «avrà un utile straordinario. Sarò accusato di fare il venditore - ha aggiunto Berlusconi - ma io credo di fare il mio dovere di presidente del Consiglio per evitare il panico e per dare serenità agli italiani».
CHIUSURA MERCATI - «La crisi è globale e serve una risposta globale. Si parla di una nuova Bretton Woods per scrivere nuove regole e di sospendere i mercati per il tempo necessario per formulare queste nuove regole», ha detto Berlusconi. «Tra le varie ipotesi avanzate c’è anche questa, ma per ora non c’è nulla di concreto. Certamente la soluzione non può essere né nazionale né europea, ma globale. Va presa nelle istituzioni mondiali».
BANCHE - Berlusconi ha aggiunto che, oltre a UniCredit, altre banche italiane probabilmente avranno necessità di ricapitalizzare: «Qualche banca che appare con un patrimonio inferiore è stata richiamata dalla Banca d’Italia, per esempio Unicredit che in pochi giorni ha trovato 6,6 miliardi. Su altre banche si sta vedendo, ma sono cifre minori».
NAPOLITANO - Sulla crisi finanziaria era intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Tutti devono avvertire la responsabilità di non alimentare l’allarmismo», aveva detto il capo dello Stato, parlando al Quirinale per la Giornata dell’informazione e richiamando anche il dovere degli operatori dell’informazione a rappresentare con senso di misura una situazione «pesante che presenta rischi per tutti, anche per l’Italia». In un’intervista rilasciata all’Osservatore Romano, a Radio Vaticana e al Centro televisivo vaticano, l’inquilino del Colle ha anche sottolineato che «si devono stabilire regole di comportamento, anche etico, all’interno delle istituzioni di governo dell’economia. Pensiamo alle banche, al sistema creditizio», ha spegato il presidente della Repubblica.
* Corriere della Sera, 10 ottobre 2008