Caro Saverio, leggo con ritardo questo tuo post,e lo faccio con assoluta e profonda amarezza. Io,leggendo il tuo articolo non mi sono affatto scandalizzata perchè ho colto subito la tua ironia e ... ti dirò fossi stata nella tua situazione forse non avrei avuto parole tanto dolci per quei "bastardi". Siamo in un paese strano,un paese in cui Caino viene amato e compreso più di Abele,o forse il problema è un’altro:non si è ancora compreso abbastanza bene la pericolosità di certi individui,che possono ucciderti in tanti modi...il più vigliacco è quello di fare terra bruciata portando la vittima alla solitudine ed alla disperazione,toccando gli affetti,rendendo,così,estremamente vulnerabili.Ma la popolazione civile di questo bel paese è pronta a pertecipare commossa e addolorata ai funerali dell’eroe di turno,senza interrogarsi troppo su ciò ch’è avvenuto prima...Non voglio offendere nessuno,me ne guarderei bene... è solo che,forse,la dovremmo smettere di trattare i mafiosi col guanto di velluto e la dovremmo smettere anche di sottovalutarli... Io non so come tu faccia a resistere,ritengo che tu abbia una forza ed un coraggio fuori dal comune. Sei un uomo che sì è meritato questo appellativo e secondo me definendo quegli individui degli animali hai offeso gli animali,non loro! A loro hai fatto un complimento! Hai tutta la mia solidarietà ed il mio sostegno e se ti sei sentito solo e sconfortato mentre scrivevi quel post sappi che quando io l’ho letto ho pianto sinceramente e con il pensiero ti ho abbracciato e sostenuto.
Con profondo affetto,Anna Rita