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L’AVVENTURA DEL CAVALIERE DELLA THAILANDIA E’ FINITA. L’EX-PREMIER THAKSIN SHINAWATRA HA CHIESTO ASILO POLITICO A LONDRA - a cura di pfls

martedì 7 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Shinawatra è stato l’uomo più ricco del paese ed era a capo della Shin Corporation tramite cui controllava la maggiore compagnia di telefonia mobile del paese asiatico. È dall’intreccio tra questi interessi imprenditoriali e il suo impegno politico che è nato un consistente conflitto di interessi. Nel 2001 evitò l’arresto ed il bando di cinque anni dalla vita politica corrompendo i giudici e condizionando le indagini.
Dopo lo scampato pericolo, Shinawatra fu rieletto nel 2005 (...)

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> L’AVVENTURA DEL CAVALIERE DELLA THAILANDIA E’ FINITA. --- Thailandia, cresce la rivolta... contro il primo ministro, Somchai Wongsawat, accusato di essere un burattino di suo cognato, Thaksin Shinawatra, il cosiddetto "Berlusconi" thailandese

mercoledì 8 ottobre 2008

Thailandia, cresce la rivolta: 2 morti e 443 feriti

Si fa sempre più tesa la situazione in Thailandia dove sono stati schierati i militari per pattugliare le strade di Bangkok. Martedì erano scoppiati violenti scontri tra manifestanti antigovernativi e polizia. Il bilancio delle violenze, secondo l’ultimo bilancio delle autorità diffuso mercoledì, parla di due morti, un uomo ed una donna e di ben 443 feriti, otto dei quali hanno dovuto subire amputazioni.

I manifestanti, che sostengono di agire in nome del re Bhumibol Adulyadej e che sono sostenuti dai nazionalisti e dai sindacati, ce l’hanno con il primo ministro, Somchai Wongsawat, accusato di essere un burattino di suo cognato, Thaksin Shinawatra, il cosiddetto "Berlusconi" thailandese, miliardario rovesciato con un colpo di stato nel 2006 che ora vive in esilio in Gran Bretagna ma, dicono i dimostranti, governa attraverso il suo sostituto e non si vuol sottoporre ai diversi processi a suo carico per corruzione. Wongsawat, martedì, è stato costretto a fuggire dalla sede del Parlamento a bordo di un elicottero a causa dell’assedio dei manifestanti.

I manifestanti e la polizia si scambiano reciproche accuse: per i primi la polizia sarebbe responsabile delle violenze, mentre secondo le forze dell’ordine i dimostranti hanno usato armi da fuoco. Intanto, in un clima sempre più teso, il premier Wongsawat ha cercato di rassicurare la comunità internazionale: «Risolveremo i nostri problemi interni nel quadro del processo democratico» ha detto il premier mercoledì mattina dinanzi agli ambasciatori stranieri accreditati a Bangkok. Il premier si è detto fiducioso sulle possibilità di risolvere la crisi: «La Thailandia è una società che ha capacità di ripresa ed è stata capace di superare tempeste politiche in passato con grande forza».

Nella capitale thailandese, intanto, le forze dell’ordine e l’esercito hanno potenziato i presidi a difesa dei più importanti palazzi del potere: soldati in assetto antisommossa sono schierati attorno al parlamento ed alla residenza del premier Wongsawat.

* l’Unità, Pubblicato il: 08.10.08. Modificato il: 08.10.08 alle ore 12.42


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