Thailandia, opposizione si dimette in massa.
Premier: "Referendum, ma pronto a dimettermi"
Il Partito democratico thailandese ha annunciato le dimissioni dei suoi 153 deputati. Dopo settimane di proteste, annunciata per lunedì la ’battaglia finale’ contro il governo *
BANGKOK - Il Phak Prachathipat - il Partito democratico thailandese, principale attore dell’opposizione al governo in carica - ha annunciato la dimissione in massa dei suoi 153 deputati al parlamento. La decisione del Pp arriva dopo settimane di durissime proteste e a poche ore dall’annuncio del primo ministro Yingluck Shinawatra di indire un referendum di fiducia sul governo, promettendo dimissioni in caso di voto contrario della popolazione.
La crisi politica che sta investendo la Thailandia fa così un altro passo avanti. Nei giorni scorsi decine di migliaia di persone sono scese in piazza, hanno occupato i palazzi del potere e si sono scontrate con le forze di sicurezza. Il bilancio è stato di 5 morti e centinaia di feriti.
L’opposizione di piazza ha organizzato una grande manifestazione per lunedì. Come ha detto Suthep Thaugsuban, leader della protesta antigovernativa, sarà il giorno della "battaglia finale". L’obiettivo delle dimostrazioni è rovesciare il governo attuale e porre fine all’influenza politica di Thaksin Shinawatra, ex primo ministro della Thailandia e fratello maggiore dell’attuale premier, accusato di dirigere il Paese dall’estero.
Nel frattempo, la polizia ha riconosciuto il diritto costituzionale della popolazione a partecipare alle proteste, avvertendo però che qualsiasi violazione della legge verrà punita con l’arresto. Contro Suthep è stato spiccato un ordine d’arresto per sedizione, ma l’ex deputato thailandese ha già promesso di consegnarsi alle autorità se le proteste di lunedì non faranno cadere il governo.
* la Repubblica, 08 dicembre 2013