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"DIO NON E’ CATTOLICO" (Carlo Maria Martini). E L’AMORE (Deus CHARITAS est) NON E’ MAMMONA (Benedetto XVI, "Deus CARITAS est", 2006)!!!

LA CASA SULLA PAROLA DI DIO (CHARITAS, AMORE) O SULLA PAROLA DI MAMMONA (CARITAS, CARO-PREZZO)?! ANCHE PER LA CHIESA CATTOLICA, È L’ORA DI UN PROFONDO ESAME DI COSCIENZA!!! Una nota di Pierangelo Sequeri - a cura di Federico La Sala

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO". E’ ORA DI RESTITUIRE "L’ANELLO DEL PESCATORE" A GIUSEPPE, PER AMARE BENE MARIA!!!
martedì 7 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] un principio lapidario per il cristianesimo. Esso è iscritto a chiare lettere nella Parola di Dio: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona» (Mt 6, 24). Il confronto tra la friabilità del denaro e la solidità della Parola di Dio, in questo contesto di conclamata emergenza del sistema finanziario occidentale (e quindi mondiale), appare con la folgorazione di un’evidenza (...)

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> PER LA CHIESA CATTOLICA, È L’ORA DI UN PROFONDO ESAME DI COSCIENZA!!! ----- C’E’ "SACRA FAMIGLIA" E "SACRA FAMIGLIA"! Il cardinale Bagnasco fa eco all’appello del cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi (di Adriano Torti - «La famiglia, valore che fonda una società coesa»). - ,

venerdì 17 agosto 2012

PREMESSA SUL TEMA. Materiali:


«La famiglia, valore che fonda una società coesa»

di Adriano Torti (Avvenire, 17 agosto 2012)

La famiglia basata sull’unione di un uomo e una donna è «la cellula fondativa della società e garantisce la vita e l’educazione». L’arcivescovo di Genova cardinale Angelo Bagnasco ha fatto eco all’appello del cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, che in occasione della solennità dell’Assunta ha lanciato insieme all’episcopato d’oltralpe la proposta alle parrocchie di una grande preghiera per la Francia che recava, tra le altre intenzioni, anche la difesa del modello naturale di famiglia. Intervenuto a margine della celebrazione per i secondi vespri dell’Assunzione di Maria, il presidente della Cei ha spiegato che «i vescovi francesi hanno pensato bene di richiamare l’attenzione della comunità cristiana, ma anche della comunità civile, affinché i valori fondamentali e fondanti della convivenza di una società solidale e coesa, come la famiglia, non vengano oscurati».

Una posizione condivisa anche dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, che nell’omelia della Messa celebrata in Duomo per la solennità dell’Assunzione ha ricordato che «il compito affidato ai cristiani è quello di difendere l’identità dell’uomo nella dignità e inviolabilità della vita, nella sua prima relazione sociale nella famiglia, nelle libertà originarie culturali, educative, religiose».

Sull’intervento della Chiesa francese alcuni media transalpini hanno scatenato una rovente polemica, accusando i vescovi di voler mobilitare i cattolici contro il progetto per legalizzare entro l’anno le unioni omosessuali, voluto dal neo-presidente socialista François Hollande. Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, ha espresso solidarietà alla Conferenza episcopale francese, che ha esortato a pregare perché i bambini crescano con un padre una madre.

«Ha ragione il cardinale Barbarin nel dire che parlare di matrimonio gay vuol dire ’uno choc di civiltà’» (così si era espresso martedì l’arcivescovo di Lione in un’intervista a «Le Figaro»). «Nessuno vuol negare i diritti individuali - ha aggiunto Paglia, intervistato ieri dalla Radio Vaticana
-  ma il matrimonio è un’altra cosa, e la famiglia nasce dal matrimonio. Purtroppo si sta rafforzando sempre più la convinzione che la famiglia sia un peso e non una risorsa. Ed è questa una battaglia enorme e centrale che dobbiamo fare tutti». Com’è stato notato in Francia, è sufficiente leggere il testo della preghiera proposta dai vescovi (di cui ha dato conto «Avvenire» mercoledì) per rendersi conto che non si è trattato di una manifestazione ’politica’ ma di un appello alla responsabilità e alle coscienze.

Il cardinale Bagnasco ha ribadito poi che i valori ricordati dall’arcivescovo di Parigi sono gli stessi che valgono per l’Italia, «perché quando un valore è universale vale per ogni situazione».


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