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EMERGENZA BALLISMO. UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE E REALIZZA LA PIU’ GRANDE BOLLA DELLA STORIA DELLA SPECULAZIONE ITALIANA...

UNA SOLA SCUOLA E UNA SOLA NOTTE BIANCA. TUTTA L’ITALIA A SCUOLA, PER RISCRIVERE IL PRESENTE E IL FUTURO. Notizie dalla terra delle mille città - a cura di pfls

Berlusconi a Bruxelles parla della sua longevità politica: "Governerò per 19 anni quasi come quello là..."
giovedì 16 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] L’IDEA DELLA NOTTE bianca della scuola pubblica è partita da Bologna e in un baleno i coordinamenti nazionali di genitori e insegnanti hanno dato vita al «No Gelmini Day & Night». Da Milano a Castrovillari (Cosenza), passando per Brescia, Mestre, Viareggio, Parma, Roma, e Sassari, la protesta anti-Gelmini è scattata all’unisono: al mattino tutti in classe, poi dall’imbrunire a mezzanotte tutti nelle scuole per un pigiama-party o nelle piazze dei municipi a «far rumore», in corteo con (...)

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> UNA SOLA SCUOLA E UNA SOLA NOTTE BIANCA. TUTTA L’ITALIA A SCUOLA, PER RISCRIVERE IL PRESENTE E IL FUTURO. --- Oggi corteo anti-Gelmini a Roma, Schiaffo delle Regioni.

venerdì 17 ottobre 2008

l’Unità, 17.10.2008

-  Scuola, è rottura governo-Regioni. E oggi corteo anti-Gelmini a Roma
-  Errani: cancellino subito la norma sul commissariamento per gli Enti che non si adeguano con i tagli-selvaggi

-  di Maristella Iervasi

LA CONTRORIFORMA Gelmini terrà banco anche oggi, insegnanti, studenti e personale scolastico prenderanno parte a Roma allo sciopero generale dei sinda- cati di base (Cobas, Cub e Sdl) proclamato il 20 giugno scorso, ben prima dei decreti-mannaia sull’istruzione e l’università. E sarà un venerdì di passione anche per i trasporti pubblici (con orari diversi nelle città), la sanità e il pubblico impiego. E sulla scuola, tema rovente, insorgono anche le Regioni: i governatori dicono «no» al commissariamento degli enti che entro il 30 novembre non metteranno in pratica il piano di ridimensionamento degli istituti scolastici (un taglio stimato in 2600 istituti e 4200 plessi, soprattutto nei comuni montani) previsto dall’articolo 3 del decreto 154 sulla sanità. E la pregiudiziale «irrinunciabile» dei governatori manda all’aria il blitz Tremonti-Gelmini. Rottura istituzionale. Governo con il cerino in mano senza saper rispondere. La Conferenza unificata salta, viene sospesa. E i ricorsi alla Corte Costituzionale si annunciano sempre più numerosi. Di istruzione parla anche Berlusconi da Bruxelles: «Con il maestro unico il tempo pieno verrà confermato dove c’era e incrementato del 60% perchè ci saranno più insegnanti a disposizione». Un cronista l’incalza: «Ma il pomeriggio il maestro unico finirà per fare un doposcuola...». E il premier controreplica: «Ho visto in tv che c’era chi diceva: “Ci togliete il tempo pieno”. Può darsi che lei abbia ragione e ci sia anche quello che lei ha detto. Ma io ripondevo a quello che ho visto direttamente».

Corteo a Roma La manifestazione nazionale dei sindacati autonomi partirà alle 10 da piazza della Repubblica e terminerà in piazza San Giovanni. Lo striscione d’apertura: «No alla distruzione della scuola». Piero Bernocchi leader dei Cobas, si attende una presenza in piazza di 100mila persone tra maestre, precari, operai, e pubblico impiego. Ma questo non è che il primo assaggio dell’autunno caldo. Gli studenti dell’Uds e della Rete hanno organizzato una tre giorni di occupazioni e di autogestione negli istituti dal 21 al 23 ottobre, in vista dell’«ingresso» nell’aula del Senato del decreto Gelmini.

Schiaffo delle Regioni Gelmini era arrivata alla Conferenza unificata convinta di tener banco. E invece ne è uscita con una sonora bocciatura, anche delle regioni amiche: Lombardia e Veneto. «Non restiamo seduti - hanno deto i governatori - se non si toglie questa norma che prevede, per la prima volta, il commissariamento senza un’intesa istituzionale». E il blitz di Tremonti infilato nel decreto sanità va per aria. Vasco Errani: «Il governo ha voluto procedere in modo unilaterale mettendo un articolo e il commissariamento in un decreto che riguarda peraltro la sanità e non la scuola. Nessuna comunicazione dal ministero, lo abbiamo appreso leggendo il testo. Un punto itituzionalmente gravissimo. Devono eliminare dal testo quella norma». E la Gelmini ha commentato: «Comprendo la posizione delle Regioni ma condivido quella del governo e di Tremonti. La razionalizzazione dei plessi scolastici è prevista da una legge del centrosinistra, fatta da Bassanini nel 1998. Noi chiediamo che venga rispettata».

Bugie sul tempo pieno Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil prende in castagna Berlusconi. «Come è possibile arrivare all’aumento del tempo pieno come dice il presidente del Consiglio se almeno 130mila persone tra docenti e Ata andranno via?. Basta leggere la legge per capire - sottolinea il sindacalista - che le cose non stanno come le raccontano. Il tempo pieno dipenderà dagli organici disponibili ed è chiaro che se gli insegnanti diminuiscono il tempo pieno non si farà. Quello che dice Berlusconi non risponde a verità».


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