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UN CODICE ETICO PER IL VATICANO. "DIO NON E’ CATTOLICO" (Carlo Maria Martini). E L’AMORE ( Charitas) NON E’ MAMMONA (Caritas)!!!

FEDE E RAGIONE, DOPO WOJTYLA. L’arroganza di sostituirsi al Creatore e la volontà di guadagno di un Papa che ha stabilito che la sua prima enciclica - dedicata al "Caro-Prezzo" (Benedetto XVI, Deus caritas est, 2006) - fosse a pagamento. Una nota di Roberto Monteforte - e una nota di Federico La Sala

giovedì 16 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
Anatema del Papa contro gli scienziati: attratti da facili guadagni
Ricerca, Ratzinger condanna «l’arroganza di sostituirsi a Dio».
E poi mette in guardia sulla «speculazione sfrenata»
di Roberto Monteforte *
La scienza non è in grado di elaborare una sua etica. Deve confrontarsi con la filosofia e con la teologia per evitare che «proceda da sola in un sentiero tortuoso e non privo di rischi» e non cadere «nelle sue patologie». Lo afferma Benedetto XVI ricevendo in udienza i (...)

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> FEDE E RAGIONE, DOPO WOJTYLA. ---- La replica di Margherita Hack: «Benedetto XVI FUORI DAL MONDO»}

venerdì 17 ottobre 2008

La replica di margherita hack: «Benedetto XVI FUORI DAL MONDO»

Il Papa attacca: «Scienziati arroganti»

«Il facile guadagno o, peggio ancora, l’arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono un ruolo determinante» *

ROMA - Benedetto XVI torna a esaltare il valore della ricerca scientifica a servizio del progresso dell’umanità, ma nel contempo ricorda che «la scienza non è in grado di elaborare principi etici; essa può solo accoglierli in sé e riconoscerli come necessari per debellare le sue eventuali patologie».

Per questo, spiega, la scienza non può fare da sola: «La filosofia e la teologia diventano, in questo contesto, degli aiuti indispensabili con cui occorre confrontarsi per evitare che la scienza proceda da sola in un sentiero tortuoso, colmo di imprevisti e non privo di rischi».

L’ARROGANZA DEGLI SCIENZIATI - Nel discorso in occasione dei dieci anni dell’enciclica «Fides et Ratio» di Giovanni Paolo II - celebrati in un convegno alla Lateranense - il Papa ha citato in proposito l’ignoto autore della Lettera a Diogneto per il quale «non l’albero della scienza uccide, ma la disobbedienza. Non si ha vita senza scienza, né scienza sicura senza vita vera». «Avviene, tuttavia - osserva Papa Ratzinger - che non sempre gli scienziati indirizzino le loro ricerche verso questi scopi. Il facile guadagno o, peggio ancora, l’arroganza di sostituirsi al Creatore svolgono, a volte, un ruolo determinante». Secondo il Pontefice, «è questa una forma di "hybris" della ragione, che può assumere caratteristiche pericolose per la stessa umanità. Ciò - precisa il Pontefice - non significa affatto limitare la ricerca scientifica o impedire alla tecnica di produrre strumenti di sviluppo; consiste, piuttosto, nel mantenere vigile il senso di responsabilità che la ragione e la fede possiedono nei confronti della scienza, perchè permanga nel solco del suo servizio all’uomo».

FAME NEL MONDO - Successivamente Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al direttore generale della Fao, Jacques Diouf, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione ha attaccato la «speculazione sfrenata» che tocca i meccanismi dei prezzi e dei consumi e gli egoismi degli Stati. «I mezzi e le risorse di cui il mondo dispone al giorno d’oggi - ha affermato il Papa - sono in grado di fornire cibo sufficiente per soddisfare le crescenti necessità di tutti».

HACK - Alle affermazioni del Papa sugli scienziari replica l’astrofisica Margherita Hack: «Gli scienziati sono persone come tutte le altre. Tra di essi, quindi, c’è chi pensa solo ai soldi e chi invece dedica tutta la sua vita al progresso dell’umanità». «Considerato che la maggior parte degli scienziati, soprattutto quelli italiani, lavorano il più delle volte in condizioni di estrema precarietà - ha aggiunto la Hack - le dichiarazioni del Papa sono davvero fuori dal mondo». Per quanto riguarda, invece, la presunta incapacità della scienza, sottolineata dal Ponteficie, di elaborare principi etici, Hack è stata ancora molto più pungente: «I principi etici non sono solo dei credenti. Il principio etico ’non fare agli altri ciò che non vorresti che gli altri facciano a te’ infatti riguarda i credenti come i laici e gli atei». Non si può non riconoscere, ha detto ancora la Hack, che la scienza ha dato molti benefici all’umanità. Inoltre, ha aggiunto, «parlare di arroganza e desiderio di guadagno non è proprio molto adatto in un momento in cui i giovani scienziati italiani stanno rischiando di perdere il lavoro e morire di fame, senza avere più a disposizione nemmeno i mille euro al mese che guadagnano adesso». «Il Santo Padre dovrebbe pensarci due volte prima di parlare», ha concluso la Hack.

* Corriere della Sera, 16 ottobre 2008


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