(ASCA) - Reggio calabria, 21 ott - ’’La nostra terra rischia di morire e nessuno sta facendo nulla per salvarla’’.E’ questo il commento di Maurizio Feraudo, presidente di Idv in Consiglio regionale della Calabria, che analizza la situazione difficile della regione sempre piu’ nei guai sotto il profilo economico e soprattutto sociale.
’’I dati - prosegue Feraudo - spaventano. Intanto torna a essere una piaga l’emigrazione delle nostre forze-lavoro piu’ valide e giovani. Specie i laureati scappano via. Come faremo a rialzare la testa senza la materia grigia dei nostri figli? Qualcuno dovra’ pur rispondere a questo nostro dubbio, prima o poi’’.
Per l’esponente di Idv e’ uno scenario senza speranza. ’’Per chi resta, i soldi non bastano piu’. Non e’ retorica, la mia, ne’ populismo. E’ tempo di analizzare uno scenario che non offre nessuna speranza con i suoi conti implacabili. Il denaro circola poco nella Sibaritide, per esempio, che pure e’ terra ricca di potenzialita’ e di opportunita’’’.
C’e’ chi, pero’, approfitta di questa situazione: la malavita. Feraudo ne e’ convinto. ’’Il mondo dell’illegalita’ coglie al volo l’occasione. Non e’ una faccenda nuova, questa, purtroppo. La nostra ’ndrangheta ha intelligenze vive, dobbiamo ammetterlo: sa fare i propri affari, approfittare finanche della crisi in atto e andarci a nozze.
Lo Stato no. Stringe ancora di piu’ la cinghia, uccide i propri figli migliori, mette a dura prova la periferia calabrese che soffoca, non ce la fa piu’. La Sibaritide chiede aiuto, eppure Roma non sente questi urli di dolore, e parla di scommettere altrove, ferendo la voglia di esserci e bene dei tanti calabresi onesti che si sentono traditi ancora una volta dai Berlusconi di turno e varia compagnia. E la nostra terra? Muore, appunto, con nessuna speranza di essere salvata’’.