Faccio partecipi i lettori de La Voce di Fiore di un commento pubblicato da Salvatore Borsellino sul sito web http://www.19luglio1992.com insieme al nostro articolo Calabria: Provincia di Cosenza chiama Salvatore Borsellino a parlare su mafia e politica. Al presidente Mario Oliverio lo ha suggerito il ragionier Patò?
A fine commento trovate il link
Sul sito www.lavocedifiore.org leggo oggi , non senza inquietudine, il seguente pezzo di Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, due persone per le quali ho profonda stima e che ho conosciuto a Catanzaro quando per la prima volta sono andato in Calabria a portare il mio sostegno al PM Luigi De Magistris e a lottare per l’indipendenza della Magistratura e in difesa dei Magistrati (quelli non corrotti, almeno). Con Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio ho partecipato, a San Giovanni in Fiore alla presentazione del loro libro "La società sparente", documenttata denuncia dei mali della Calabria a causa dei quali gli autori hanno subito e continuano a subire minacce e querele come succede a chiunque in Italia si opponga al malcostume, alla comunanza di interessi e alle le collusioni tra imprenditoria, classe politica e criminalità organizzata che purtroppo, in certe regioni, sono quasi la norma. La mia inquietudine è dovuta al fatto che in effetti proprio oggi, se sopraggiunti motivi familiari non me lo avessero impedito, avrei dovuto partecipare a questo inconto al quale ero stato invitato da una persona conosciuta tramite questo sito e sulla cui buona fede non ho alcun motivo di dubitare. Eravamo da tempo d’accordo per un incontro da fare insieme in Calabria sulla legalità, o meglio sulla lotta all’illegalità, che solo di recente si era concretizzato tramite questo invito che, avevo saputo solo da pochi giorni, essere stato organizzato nell’ambito della Provincia di Cosenza. Come tutti sapete raramente, o meglio quasi mai, partecipo a incontri di carattere istituzionale, preferendo appoggiarmi a gruppi di giovani, ad associazioni, a movimenti spontanei e rifuggendo da quanto abbia a che fare con la politica, non per quello che dovrebbe essere la politica ma per quello che purtroppo oggi ’è’ la politica in Italia e non perchè non abbia rispetto delle Istituzioni ma perchè ritengo che il vero vilipendio delle Istituzioni sia il fatto che purtoppo oggi troppe persone le occupano indegnamente. Potete dunque capire la mia inquietudine nel potere anche solo sospettare che la mia presenza al convegno potesse essere in qualche maniera strumentalizzata. Io non entro nel merito di quanto scritto da Emiliano e Saverio, non conosco abbastanza la situazione locale per poterlo fare, ma io sono fratello di Paolo Borsellino e Paolo, soprattutto nell’ultimo periodo della sua vita , aveva ridotto praticamente a zero la sua vita sociale, a parte gli amici più fidati, proprio per il pericolo, di cui era ben conscio, di entrare in contatto con persone colluse o portatrici di interessi non limpidi. Io, come suo fratello, ho il preciso dovere di evitare nella maniera più assoluta che il suo nome possa essere in qualche maniera strumentalizzato come purtroppo nel nostro paese,nel quale l’arte di fare parlare i morti è stata sempre praticata senza ritegno, avviene sempre più spesso. Non sono certo in grado di affermare se ci sia effettivamente stato un tentativo di strumentalizzazione, sono però sicuro che dalla prossima occasione non saranno solo motivi indipendenti dalla mia volontà ad impedirmi di partecipare ad incontri dei quali non sarò in grado di giudicare personalmente il contesto.
Salvatore Borsellino, Mercoledì 22 Ottobre 2008 13:06