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Esperienza, tradizione, nostalgia dell’altro e di cio’ che e’ altro ...

IL ’68 IN GERMANIA. Sto male e mi arrabbio quando sento che oggi va di moda identificare il Sessantotto col terrorismo. Renate Siebert racconta la sua esperienza - a cura di Federico La Sala

Voler confondere, a posteriori, tali posizioni e azioni con il grande movimento del ’68 e’ segno di malafede o di ignoranza. Si tratta davvero di una grave, pericolosa e interessata mistificazione.
sabato 1 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Io sono nata a Kassel nel 1942, faccio quindi parte di quella generazione del dopoguerra che negli anni ’50, negli anni dell’adolescenza, ha subito il trauma di vedere crollare ogni riferimento, ogni autorita’ adulta credibile:
ci sentivamo "orfani", in mezzo ad adulti devastati dal nazismo, colpevoli e silenziosi. Un silenzio conturbante ci avvolgeva, un’angoscia muta della guerra e delle distruzioni attraversava le relazioni, il tabu’ dei campi di sterminio - il grande "non detto" (...)

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