TEATRO E METATEATRO: ANTROPOLOGIA, ARCHEOLOGIA, E CINEMA...
A PROPOSITO DI "ST. VALENTINE, OPHELIA, & CLAUDIUS in HAMLET", nel post del "February 14, 2018" del suo blog, Paul Adrian Fried, nella sua lodevole ricerca intesa a precisare il senso ’nascosto’ della intenzione shakespeariana di mostrare nel comportamento del personaggio Amleto un continuo riferimento alla tradizione biblica e, in particolare, alla vita del personaggio Gesù, ha toccato il punto nevralgico e messo il dito nella piaga.
A proposito di quanto succede nel giorno di San Valentino, egli scrive:
A mio parere, il "progetto" di Shahespeare è un tentativo di trovare con Amleto, in un tempo fuori dai cardini, la via per operare una "instauratio magna" alla Dante Alighieri (la "Monarchia" dei "Due Soli"), non alla Francesco Bacone (con il "parto maschio del tempo", 1602 ca.), che riporti l’intera umanità nella condizione (simbolicamente indicata e indicabile con la metafora) del "paradiso terrestre".
Per potersi orientare, su quanto è successo storicamente e culturalmente nel tempo di Shakespeare (considerando, in particolare, gli effetti della Riforma Protestante), credo sia opportuno e necessario chiarirsi le idee sul significato della parola "caritas", che non parla affatto e per nulla dell’amore evangelico (lat. Charitas, gr. Xàpitas), ma solo di Mammona (ricchezza e carestia)!
SAPEREAUDE!: PER CAPIR(SI), FORSE, CONVIENE RITORNARE NELLA CAVERNA (AL CINEMA). Per cominciare a riflettere, e anche in modo piacevole, si potrebbe rivedere il film di Steven Spielberg "Indiana Jones e l’ultima crociata" (1989) e, al contempo, ripensare alla connessione che il titolo ha con la stessa metodologia della ricerca archeologica (e, se si vuole, shakespeariana): "La X è il punto dove scavare" (cit.).
"AUT - AUT". “To be, or not to be, that is the question”(HAMLET, III.1): "Voi non potete servire Dio ["Deus charitas est"] e Mammona ["Deus caritas est"] (Luca 16, 13).
Chiarissimo Paul Adrian Fried ... condivido pienamente: onore al suo lavoro su "Hamlet". Il suo commento sul "giorno di San Valentino" coglie nel segno e arriva a fare chiarezza sul puttanesimo (di cui già parlava Giambattista Vico, nella sua "Scienza Nuova" del 1730), in cui pericolosamente navighiamo sempre più.
La saggezza, la lucidità, la pazienza, la lungimiranza di Shakespeare, come di Dante Alighieri, a mio parere, riposano sulla consapevolezza indistruttibile che Amore (lat. Charitas, gr. Xàpitas) è più forte di Mammon (Mammona) e che sa ben guidare Eros e Psiche al loro incontro Amore (Love)!
In principio era la Costituzione (il Logos), non il Logo di "corporate chocolatiers, corporate greeting cards".
Federico La Sala