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EV-ANGELO = BUONA NOVELLA. DIO È AMORE (Charitas) non MAMMONA (Benedetto XVI, "Deus CARITAS est", 2006) ED "EU-*CARESTIA*"!!!

MONSIGNOR RAVASI, MA NON È POSSIBILE FARE CHIAREZZA? SI TRATTA DELLA PAROLA FONDANTE E DISTINTIVA DELLA FEDE CRISTIANA!!! DIO È AMORE ("Charitas") O MAMMONA ("Caritas")?! - Una nota di Federico La Sala

Ha dimenticato l’esortazione di Papa Wojtyla ("Se mi sbalio, mi corigerete")?!
mercoledì 5 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
IL NOME DI DIO, SENZA GRAZIA ("CHARIS")! L’ERRORE FILOLOGICO E TEOLOGICO DI PAPA BENEDETTO XVI, NEL TITOLO DELLA SUA PRIMA ENCICLICA. Nel nome della "Tradizione"
KANT E SAN PAOLO. COME IL BUON GIUDIZIO ("SECUNDA PETRI") VIENE (E VENNE) RIDOTTO IN STATO DI MINORITA’ DAL GIUDIZIO FALSO E BUGIARDO ("SECUNDA PAULI").


CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE (...)
DEUS CHARITAS EST
(1Gv 4. 1-8). (...)

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> MONSIGNOR RAVASI, MA NON E’ POSSIBILE FARE CHIAREZZA? ---- IL CYBERCARDINALE HA ALTRO DA PENSARE. L’omelia via Twitter, 140 battute per parlare a un pubblico immenso (di Armando Torno).

lunedì 9 gennaio 2012

L’omelia via Twitter, 140 battute per parlare a un pubblico immenso

di Armando Torno (Corriere della Sera, 9 gennaio 2012)

Tutti hanno avuto qualcosa da dire sulle prediche o meglio sulle omelie tenute durante le sacre funzioni. I fedeli si sono sovente lagnati per la lunghezza; non pochi esponenti della gerarchia ecclesiastica, di contro, hanno recentemente espresso preoccupazioni per il tono dimesso, gli errori proferiti e, purtroppo, per l’inconsistenza degli argomenti evocati.

Le prediche lunghe stancano, certe altre possono favorire interpretazioni labili delle Scritture. Tanto più che sempre meno sacerdoti conoscono le lingue originali della Bibbia.

Il cardinale Gianfranco Ravasi, ministro vaticano della Cultura, l’ha pensata bella rilanciando la sfida di un vescovo francese, Hervé Giraud: far circolare le omelie attraverso Twitter. Certo, sono 140 battute, ma il pubblico a cui giunge il messaggio è vastissimo e il contenuto è possibile certificarlo. Non c’è la voce che tuona dal pulpito, ma poche parole facili da leggere che ricordano a tutti momenti e messaggi della fede cattolica.

Un tempo la predica si trasformava sovente in cultura. Per fare un esempio tra i molti possibili, basterà citare Giordano da Pisa che, al tempo di Dante, richiamava in Santa Maria Novella mezza Firenze: oggi i suoi vocaboli sono preziosi riferimenti nei dizionari della lingua italiana. Di oratori sacri è piena la nostra letteratura e anche padre Cristoforo - personaggio chiave de I promessi sposi di Manzoni - era un predicatore (venne mandato a piedi a raggiungere i pulpiti di Rimini).

Oggi le parole delle omelie, o anche delle meditazioni per il giorno di festa, si perdono. In televisione il cardinale Ravasi ha un vasto seguito, così come altri predicatori (anche non cattolici) lo hanno trovato, magari grazie alle radio, ma questa via di Twitter va incontro a un pubblico completamente diverso.

Non stupiamoci: sono giovani o anche ragazzi. Per diverse ragioni, molti di loro non hanno mai ascoltato una predica. Twitter li informerà per la prima volta. Con 140 battute. Ma per colpire una sensibilità possono bastare.


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