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Galullo, libera nos

Sosteniamo Gratteri (Dda), Cisterna (Dna) e Lumia: i mafiosi nelle isole e inchieste mirate sui fuoriclasse della mafia

domenica 9 novembre 2008 di Emiliano Morrone
Dal blog di Roberto Galullo
Eccole qui - cari amici di blog - due proposte stagionate (gallina vecchia fa buon brodo) per capire veramente chi è dalla parte della legalità e chi no.
Visto che non c’è nulla di più inedito del già scritto (è un vecchio adagio giornalistico) vi sottopongo un test facile facile: basta barrare virtualmente la casella “sì” e non prendere neppure per un istante in considerazione la casella “no”.
Il test lo giriamo paro paro ai nostri (...)

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> Sosteniamo Gratteri (Dda), Cisterna (Dna) e Lumia: i mafiosi nelle isole e inchieste mirate sui fuoriclasse della mafia

venerdì 7 novembre 2008
Caro Emiliano, questo anonimo con la bile gonfia mi rilassa. E’ bello vederlo scrivere a difesa di una categoria senza alcuna autocritica, anzi con la esaltazione di chi lavora in silenzio. E gli altri lavoratori, che fanno? Casino? Desidero però dire che non ho fatto l’equazione ignorante uguale corruttibile. Questo lo può pensare una perversa mente anonima. Se ho richiamato i miei studi è solo perchè - ma l’anonimo non poteva capirlo in quanto anonimo anche di spirito - ironizzavo sulla lettera del plrimasterizzato che aveva scritto. Comunque è straordinario che nessuno risponda - apparte in qualche modo la garbata lettera del funzionario, che ringrazio - ai quesiti che ho posto nel mio lungo articolo (ero certo e l’ho scritto, che avrebbe scatenato le ire del corpo di polizia penitenziaria, ma ve bene così). Allora ripeto: è vero o non è vero che molti (ovvio, non la generalità) agenti di polizia penitenziaria sono “influenzabili”? Si o no? A me, dalle tante indagini in corso e dai numerosissimi casi di procedimenti disciplinari (molti non si aprono neppure per la copertura dei sindacati) sembra proprio di si. Ma leggete le cronache che chiamano spesso in causa l’infedeltà degli agenti di polizia penitenziaria? E’ vero o non è vero che spesso il fatto di provenire dagli stessi luoghi geografici è un rischio in più per gli agenti, le cui famiglie al Sud possono essere invischiate in ricatti? A me risulta di sì in tantissimi casi. E’ vero o non è vero che i controlli sono del tutto inesistenti in ingresso e in uscita? A me risulta di sì. E’ vero o non è vero che la cultura media degli agenti (fino a 15 anni fa senza dubbio, poi le cose hanno preso un altro corso) è troppo bassa per una funzione così delicata? A me risulta di sì. salutoni roberto p.s. continuate a scrivere: il blog di Emiliano è davvero encomiabile e lui è un ragazzo coraggioso

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