Dal blog di Roberto Galullo
Eccole qui - cari amici di blog - due proposte stagionate (gallina vecchia fa buon brodo) per capire veramente chi è dalla parte della legalità e chi no.
Visto che non c’è nulla di più inedito del già scritto (è un vecchio adagio giornalistico) vi sottopongo un test facile facile: basta barrare virtualmente la casella “sì” e non prendere neppure per un istante in considerazione la casella “no”.
Il test lo giriamo paro paro ai nostri (...)

Egregio dottor Cerami, grazie per la sua civile lettera, a differenza di molti altri suoi colleghi che non hanno il coraggio di confrontarsi con le altrui opinioni. Condivido quello che ha scritto e ci mancherebbe, ma terrei a precisare che il mio articolo - invito i più a rileggerlo -poneva il problema della preparazione del corpo a contatto con reclusi in sezioni ad alta sicurezza. Non ho fatto du tutta un erba un fascio: non mettetemi in bocca parole e pensieri che non ho scritto. E ripeto: la forzature paradossali servono proprio per scatenare un dibattito e di questo sono contento e ringrazio l’amico Emiliano. A mio avviso - e lo confermo - esiste un problema di preparazione, cultura e formazione nei confronti dei 41 bis. I fatti a mia conoscenza, le indagini e i trasferimenti di agenti, fatti in silenzio, lo confermano. Il fatto - e ripeto anche questo - che la gran parte del corpo arresti, sveli trame, etc etc rientra nella norma: non vi paicerà sentirlo ma siete formati, addestrati, assunti e pagati per questo. Come io sono pagato e formato per fare il mio mestiere e correre i miei rischi. Con un’altra differenza - e anche questo non vi piacerà sentirlo, a partire da chi per mestiere non fa più l’agente ma il sindacalista di professione -: io sono facilmente licenziabile, i dipendenti pubblici hanno molte (a volte troppe) tutele. Punto. Tutto il resto - come direbbe il mio concittadino Franco Califano - è noia. Cordialmente roberto