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ITALIA. UN LUNGO DEFICIT DI LOGICA E DI ETICA. A "REGIME LEGGERO", FINO ALLA CATASTROFE ...

POVERA ITALIA - DI "NOME" E DI FATTO!!! L’Annuario 2008 dell’ISTAT lo conferma. Un quadro disatroso - a cura di Federico La Sala

venerdì 14 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La percentuale di persone di 14 anni e oltre che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica registra un vero e proprio crollo: è al 43,7 per cento, contro il 51,2 per cento dell’anno scorso e il 64,1 per cento del 2001. In sette anni il grado di soddisfazione economico è arretrato di oltre 20 punti. Al contrario, la quota di famiglie che giudicano peggiorata la propria situazione economica rispetto all’anno precedente è del 54,5 per cento, contro (...)

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> POVERA ITALIA - DI "NOME" E DI FATTO!!! --- l’Istat certifica recessione tecnica.

venerdì 14 novembre 2008


-  Il Prodotto interno lordo italiano nel terzo trimestre 2008 è calato dello 0,5%
-  Dato negativo che sui aggiunge a quello (-0,3%) del periodo aprile-giugno

-  Pil negativo negli ultimi sei mesi
-  l’Istat certifica recessione tecnica
*

ROMA - Il Prodotto interno lordo italiano nel terzo trimestre del 2008 è calato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto al terzo trimestre 2007. Lo comunica l’Istat, precisando che si tratta di una stima preliminare. L’Italia è dunque in recessione tecnica in quanto è il secondo trimestre consecutivo (-0,4% nel secondo trimestre, rivisto oggi in peggioramento dalla precedente stima di -0,3%) che registra il Pil in calo congiunturale. Il dato definitivo sul Pil nel terzo trimestre dell’anno sarà comunicato comunque il 10 dicembre. La crescita ’acquisita’ del Prodotto interno lordo, ovvero la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nel restante trimestre dell’anno, è stimata per il 2008 pari a -0,3%.

Il risultato congiunturale del Pil, secondo quanto ricostruisce l’Istituto di statistica, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi. Un performance resa ancor più negativa dal fatto che il terzo trimestre del 2008 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2007.

Se una recessione tecnica dell’economia italiana è già stata vissuta nel 2004-2005, per avere però una situazione più negativa rispetto a quella registrata oggi con i dati del terzo trimestre 2008 bisogna risalire al 1992-1993, quando, a cavallo dei due anni, ci sono stati ben sei trimestri con il Pil in calo congiunturale (nel ’92 tre consecutivi).

Lo ricordano gli esperti dell’Istat aggiungendo che sempre 15-16 anni fa si erano registrati anche cali tendenziali consistenti. Per esempio nel primo trimestre del ’93 si era verificata una diminuzione del Pil dell’1,5% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (nel terzo trimestre di quest’anno il calo tendenziale c’è, -0,9%, ma inferiore).

L’Istat fornisce contestualmente anche il quadro di riferimento internazionale, segnalando come la frenata italiana sia più brusca di quella molte altre economie. Nel terzo trimestre 2008 il Pil è diminuito in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti, dello 0,5% nel Regno Unito e in Germania. In termini tendenziali, il Pil è cresciuto dello 0,8% negli Stati Uniti e in Germania e dello 0,3% nel Regno Unito.

* la Repubblica, 14 novembre 2008


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