Il segretario della Cgil conferma lo sciopero nazionale del 12 dicembre
Franceschini: "Quelli di palazzo Chigi sono provvedimenti tampone"
Crisi, Epifani boccia il governo
"Non c’è la svolta che volevamo"
Confindustria: "Bene il decreto ma ora servono altri fondi"
ROMA - "Dovremo leggere tutto il provvedimento del governo, ma al momento non c’è la svolta che chiedevamo". Guglielmo Epifani, boccia così il piano del governo e conferma lo sciopero del 12 dicembre. E anche dal Pd arriva un giudizio negativo: "Quelli presi in 10 minuti da Berlusconi sono interventi tampone, da big bang comunicativo. I ministri forse non li conoscono neppure e ci vorranno dieci giorni per scriverli" dice il vicesegretario Dario Franceschini. "La parte relativa alle famiglie e’ una certificazione umiliante di poverta’’ insistono i senatori del Pd. Mentre al premier che chiede all’opposizione di "collaborare", il ministro ombra dell’Economia, Pier Luigi Bersani replica: "A giochi fatti? Non ci siamo". Positivo a metà il giudizio di Confindustria. Il decreto anticrisi del governo "va nella giusta direzione" ha infatti detto il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia "ma servono ulteriori fondi" a supporto delle imprese.
Positivo, invece, il giudizio del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Il governo ha recepito la nostra indicazione sull’innalzamento della soglia per la detassazione dei premi e del salario di produttivita’ da 30 a 35.000 euro". Mentre il livello di scontro con la Cgil resta alto: "Non abbai alla luna e ripensi sullo sciopero generale. Ma non lo farà".
Lo sciopero, infatti, resta confermato. Ma sulla questione dalle parti del Pd c’è poca convinzione. Al punto che lo stesso Epifani, a un convegno dei democratici sul welfare, lancia un appello: "Le rappresentanze politiche e sindacali devono dire le cose con più forza e chiarezza. Lo sciopero può essere uno strumento per chiedere al governo una svolta nel modo di affrontare la crisi".
Chi invece si schiera, senza riserve, al fianco della Cgil è Rifondazione. "Considero molto negativo il fatto che il partito democratico non riesca nemmeno ad appoggiare la Cgil sullo sciopero generale" attacca il segretario Paolo Ferrero.
* la Repubblica, 28 novembre 2008