Venerdì l’astensione dal lavoro indetta da una delle tre sigle sindacali confederali in risposta alle misure anticrisi del Governo. Cento manifestazioni
Lo sciopero "in solitaria" della Cgil
Stop a trasporti, energia e poste
ROMA - E’ quasi tutto pronto per lo sciopero generale del 12 dicembre proclamato in solitario dalla Cgil contro il mancato sostegno del governo a salari e pensioni con cui fronteggiare la crisi economica in corso. La macchina organizzativa del sindacato gira a pieno ritmo per coordinare le oltre 100 manifestazioni di piazza che, venerdì prossimo, accompagneranno, in tutte le regioni italiane, le 4 ore di sciopero indette da Corso Italia che molte categorie allungheranno fino ad 8, o comunque per l’intero turno di lavoro.
Ad incrociare le braccia per tutta la giornata, infatti, saranno i metalmeccanici, i lavoratori dei settori della ristorazione collettiva, delle farmacie private così come i lavoratori dei porti, delle agenzie marittime, delle autostrade e dell’Anas. Stop per l’intero turno di lavoro anche per i lavoratori del credito e di Banca d’Italia, per quelli dei consorzi di bonifica, dei settori elettrico, gas-acqua, energia e petrolio, nel rispetto dei servizi minimi indispensabili.
Non è finita. In sciopero per 8 ore i lavoratori delle autonomie locali, del pubblico impiego, delle regioni, della sanità pubblica e privata, sempre nel rispetto dei servizi minimi indispensabili così come i lavoratori di Poste Italiane, delle aziende del gruppo poste e del settore degli appalti e dei recapiti postali. Si asterranno per l’intera giornata anche gli aderenti alla Cgil di Ferrovie e Trasporto pubblico locale (solo impianti fissi) e del trasporto aereo: i lavoratori dei settori addetti alla circolazione comunque saranno tenuti a garantire i servizi essenziali per cui il trasporto aereo si fermerà dalle 10 alle 18; F.S e appalti dalle 14 alle 18 ed il trasporto pubblico locale sciopererà le ultime 4 ore della prestazione giornaliera nel rispetto delle fasce di garanzia.
A livello regionale sarà Bologna, comunque, un po’ l’epicentro ideale dell’intera mobilitazione: lo sciopero di otto ore impegnerà tutta l’Emilia Romagna e piazza Maggiore ospiterà, il comizio conclusivo del leader della confederazione, Guglielmo Epifani. "Contro la crisi più lavoro, più salario, più pensioni e più diritti", è lo slogan scelto per sintetizzare le richieste del sindacato e le "mancanze" del Governo. Le misure anticrisi varate la scorsa settimana ed illustrate alle parti sociali, infatti, sono state bocciate dalla Cgil che non ha ritrovato negli interventi del governo risposte adeguate ad una recessione così grave.
* la Repubblica, 7 dicembre 2008