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CONTRO UN LUNGO DEFICIT DI LOGICA E DI ETICA...

12 DICEMBRE: SCIOPERO GENERALE. La CGIL ha detto "basta"!!! - a cura di Federico La Sala

"Per amore del mio popolo non tacerò"(Isaia). «La camorra ha assassinato il nostro paese, noi lo si deve far risorgere, bisogna risalire sui tetti e riannunciare la "Parola di Vita"» (don Peppino Diana).
mercoledì 12 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
CRISI MUTUI: SCIOPERO GENERALE CGIL IL 12 DICEMBRE *
ROMA - Sciopero generale della Cgil il 12 dicembre. Il documento che dà mandato alla segreteria Cgil di proclamare lo stop dei lavoratori a livello nazionale è stato approvato dal direttivo sindacale all’unanimità. Lo sciopero sarà di almeno di 4 ore anche se le modalità saranno decise dalla segreteria confederale che si riunirà il prossimo lunedì.
L’indicazione è comunque quella di organizzare la mobilitazione a livello provinciale e, (...)

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> 12 DICEMBRE: SCIOPERO GENERALE. La CGIL ha detto "basta"!!! ---- Epifani: "Dati sulle adesioni buoni e confortanti, clima straordinario". Imponenti cortei in molte città.

venerdì 12 dicembre 2008


-  Partite malgrado il maltempo le manifestazioni in tutta Italia
-  Epifani: "Dati sulle adesioni buoni e confortanti, clima straordinario"

-  Sciopero Cgil, 200 mila a Bologna
-  ’La scuola lo dimostra: la lotta paga’

-  Imponenti cortei in molte città: 80 mila a Milano, 30 mila a Torino e Bari, 40 mila a Napoli
-  Astensioni dal lavoro superiori in molti casi al numero di iscritti al sindacato

ROMA - Malgrado l’inclemenza del tempo, con neve al nord e pioggia al centro-sud, decine di migliaia di persone stanno affluendo nelle piazze di tutte le principali città italiane accogliendo l’invito allo sciopero generale lanciato dalla Cgil. "I primi dati dello sciopero sono molto buoni e confortanti, soprattutto nelle fabbriche del nord e questo dà ragione alla domanda di cambiamento della politica del governo", ha commentato il segretario nazionale Guglielmo Epifani al suo arrivo in testa al corteo organizzato a Bologna. Una manifestazione che secondo il sindacato ha mobilitato circa 200 mila persone.

"Malgrado la pioggia il clima è straordinario", ha aggiunto il leader sindacale. "Spero che il governo voglia ascoltare - ha ribadito - chiedo serietà. Quando hai ragione quella è la forza di una mobilitazione. Abbiamo avuto ragione con la scuola e abbiamo ragione anche oggi".

Tre le prime piazze a riempirsi questa mattina, quella di Torino, dove ad aprire il corteo di circa 30 mila persone è lo striscione "contro la valanga della crisi". Alla manifestazione partecipano operai, lavoratori della scuola, della pubblica amministrazione e gli studenti dell’Onda anomala. Secondo fonti sindacali l’adesione per il settore metalmeccanico è del 90% per la Teksid di Borgaretto e per la Itca, dell’80% per la Microtecnica e la Elbi, del 70% all’Alenia di Caselle e del 65% alla Dayco.

Ottimi, secondo la Cgil, anche i dati in arrivo dalle dalla Lombardia. In Brianza alla Candy l’adesione è all’80%, ben oltre il doppio del numero degli iscritti, come spiega una nota. Ugualmente nel settore pubblico, dove la partecipazione alla giornata di sciopero indetta dalla Cgil va molto oltre il suo numero di iscritti. A Milano i manifestanti, circa 80 mila secondo le stime sindacali, si sono messi in marcia da Porta Venezia portando con loro tantissime le bandiere rosse del sindacato listate a lutto, per ricordare "la strage delle morti sul lavoro". "Ogni passo indietro del governo è un elemento positivo perché è il segno che la lotta paga", ha detto la segretaria nazionale della Flc-Scuola e Università Morena Piccinini riferendosi al rallentamento della riforma della scuola.

E’ partito sotto la pioggia anche il corteo organizzato dalla Cgil di Napoli. Ad aprire il corteo di circa 40 mila lavoratori, che si è mosso da piazza San Francesco, uno striscione con lo slogan "Più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti". A seguire le delegazioni dei lavoratori della Fiat di Pomigliano e di numerose aziende del settore metalmeccanico, del settore edile, delle telecomunicazioni, del pubblico impiego. Sotto una pioggia battente anche i circa 10 mila lavoratori scesi in piazza ad Ancona.

Folla delle grandi occasioni anche a Bari, con circa 30 mila manifestanti, mentre a Firenze ben quattro cortei stanno paralizzando la città. Mobilitazioni sono in corso anche a Venezia, Cagliari, Palermo e in molti altri centri minori. In ritardo invece sull’orario previsto le manifestazioni di Roma (ben tre i cortei), dove il traffico e i numerosi allagamenti stanno creando non pochi disagi. Nella capitale, come in diverse altre città, insieme ai lavoratori della Cgil stanno scendendo in piazza anche quelli dei Cobas e gli studenti di università e superiori.

* la Repubblica, 12 dicembre 2008


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