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Manzini, magistrato antimafia o collusa con la ‘ndrangheta? Maroni e Alfano rispondano subito a Menardi, Napoli e a tutta Italia

domenica 23 novembre 2008 di Francesco Saverio Alessio
La testimone di nozze, l’apprezzato magistrato e l’argine sono la stessa persona: Marisa Manzini, piemontese di Novara, lombarda di origine, fino al 2003 a Lamezia Terme e poi alla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro con delega, appunto, su Vibo Valentia.

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> Manzini, magistrato antimafia o collusa con la ‘ndrangheta? Maroni e Alfano rispondano subito a Menardi, Napoli e a tutta Italia

sabato 22 novembre 2008
Caro bartolo,io sono convinta,e lo sarò sempre,del fatto che una soluzione ci sia. Ma se continuiamo a rimbalzare le responsabilità non se ne verrà mai a capo,come in un gioco di scatole cinesi.Dici bene quando affermi che in Italia i controllati sono gli stessi controllori,e va bene! Ma credo che anche noi possiamo,e dobbiamo,fare qualcosa! Discutere e partecipare ai blog non è sufficiente! Bisogna prendere posizione,in Calabria è fondamentale! Perchè chi non lo fa è parte attiva del sistema,dell’Altro Stato,come lo chiamo io. In Calabria chi fa il proprio lavoro in onestà e coscienza e denuncia la ’ndrangheta ed i politici con essa collusi,viene lasciato da solo,a partire dalle stesse istituzioni,fino ad arrivare ai cittadini addormentati che continuano ad affermare che quì va tutto bene(vedi la storia di Pino Masciari)! Insomma,secondo me,la responsabilità di questo stato di cose non è solo di certi politici e del sistema che s’è venuto a creare,all’interno delle istituzioni,dove tendono a mescolarsi interessi della massoneria,delle mafie,di uomini d’affare...tutto tranne che l’interesse pubblico,inteso come interesse di tutti i cittadini ad un esistenza libera e dignitosa(come previsto dalla nosta Costituzione). La democrazia è partecipazione.Ciascuno attraverso i mezzi che ha a disposizione,attraverso il proprio lavoro,la cultura,il sapere,l’informarsi.Ognuno di noi ha il dovere,in coscienza,di partecipare.Attraverso azioni che siano coerenti con le parole che si dicono.Denunciando ciò che non va,non aspettandosi sempre che siano gli altri a farlo.Questa è la democrazia,un modello politico che aspira all’uguaglianza,al dialogo e all’esercizio dei diritti di ciascuno e di tutti.Ma allo stesso tempo è un modello pericoloso perchè può degenerare quando l’esercizio dei diritti è affidato a cittadini inermi,paurosi,disinformati,collusi con certi poteri forti,per interessi egoistici! Parecipazione,di tutti.In ciò sta la soluzione,secondo me. Facciamo rete. Anna Rita Sarro

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