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’NDRANGHETA, "ANDRAGATHIA". L’ordine simbolico di Mammasantissima ... e dell’assassinio del Padre Nostro!!!

IL LETTO DI PROCUSTE DELLA GERARCHIA VATICANA, L’ONU E L’ORIENTAMENTO SESSUALE DELLE PERSONE. Opposizione della Chiesa alla proposta della Francia di depenalizzazione dell’omosessualità - a cura di Federico La Sala

L’antropologia della "sacra famiglia" della gerarchia vaticana è zoppa e cieca: il Figlio ha preso il posto del padre "Giuseppe" e dello stesso "Padre Nostro" e continua a "girare" il suo film pre-evangelico preferito, "Il Padrino"!!!
lunedì 1 dicembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Durissima la replica dell’associazione Arcigay: "È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la Chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari".
L’Arcigay ricorda che in 91 Paesi del mondo sono previste sanzioni, torture, pene e persino l’esecuzione capitale (10 paesi islamici) contro le persone (...)

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> IL LETTO DI PROCUSTE DELLA GERARCHIA VATICANA---- ATTO CONTRO L’UMANITà.... Stare zitti è colpevole e nessuno si potrà sottrarre. Il Vaticano ha superato il limite (di Aurelio Mancuso).

martedì 2 dicembre 2008


-  VATICANO, ATTO CONTRO L’UMANITà
-  Si trovi il coraggio di condannarlo

di Aurelio Mancuso (Liberazione, martedì 02 dicembre 2008)

Questa chiesa ha con la dichiarazione di ieri fatto il definitivo salto indietro che tanti prevedevano. D’ora in poi non saranno più possibili furbeschi giri di parole. Chi avrà, anche all’interno, il coraggio di condannare apertamente questo atto contro l’umanità allora non sarà complice.

Chissà cosa ne pensano in questo senso la Comunità di Sant’Egidio, le tante associazioni cattoliche pacifiste, impegnate nel volontariato internazionale. E il silenzio è sempre corresponsabilità, così come è avvenuto ieri, quando la gran parte dei mass media si è "dimenticato" che ricorreva la Giornata Mondiale di lotta contro l’Aids, rimozione probabilmente dettata dai tempi, dalle opportunità politiche, per tacere quello che il nostro paese non fa da decenni. Stare zitti è colpevole e nessuno si potrà sottrarre.

Il Vaticano ha superato il limite, nessuna scappatoia è possibile: i politici di sinistra, centro sinistra, destra e centro destra, devono dire con chiarezza cosa ne pensano, senza arrampicarsi come al loro solito sugli specchi!

A niente vale l’obiezione che il Vaticano ha uno status di semplice osservatore e, quindi, non vota. Sappiamo bene quale profondo e continuativo lavoro di lobbing svolge in quel palazzo, in alleanza proprio con quei paesi dittatoriali, teocratici che negano la libertà alle donne e alle persone lgbt.

Attendiamo con grande curiosità le parole che si sapranno pronunciare in queste ore da parte del mondo politico, ma anche da quello culturale, della comunicazione. Da oggi lo spartiacque è finalmente stato delimitato e non è necessario essere anticlericali per provare un moto di sdegno contro un’azione che di cristiano, di messaggio evangelico, non ha proprio nulla.

Questa è la stessa gerarchia che piange (giustamente) quando i preti vengono uccisi, quando i cattolici vengono perseguitati, ma non fa altrettanto contro tutte le altre ingiustizie del mondo. E’ la stessa gerarchia che ha stretto la mano a Pinochet, che ha taciuto sull’omicidio del vescovo Romero, che si è collusa con la mafia, con la P2, con le deviazioni criminali dello Stato italiano.

E’ la stessa gerarchia, che, strumentalizzando un profondo senso religioso, che è ben altra cosa rispetto ai giochi di potere del palazzo, utilizza i soldi per l’8 per mille per organizzare milizie reazionarie di contrasto alle libertà individuali, contro l’autodeterminazione delle donne, contro ogni possibile vita degna per le persone gay e lesbiche.

E noi viviamo nella stessa Italia, che da quasi ventanni non ha una classe politica adeguata a difendere la laicità dello Stato, che ha permesso lo spadroneggiare in tutti gli ambiti di una casta di uomini, eunuchi per il regno dei cieli, che senza averne titolo e mandato, continuano ad opprimere ogni volontà di vera riforma sociale e civile. Speriamo, che almeno in questa occasione, non siamo lasciati soli a difendere non solo noi stesse e noi stessi, ma a difendere il principio di libertà, salvaguardia delle vite, vera e quotidiana democrazia!


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