Amatissimo Direttore,
mi piace ricordare a riguardo un filosofo gesuita svizzero, Hans Urs von Balthasar, che in un suo libro "Seul l’amour est crédible" (Solo l’amore è credibile, ed. Borla, 1982) scriveva :" Posso parlare dell’inferno solo per me, non foss’altro perchè non potrei mai immaginare che la condanna di un altro è più verosimile della mia" .
Noi cattolici dovremmo leggere più attentamente l’apostolo Luca, il quale evita di proposito di nominare Giuda durante il racconto dell’ultima cena, evitando così che il lettore possa sentirsi tranquillo sul destino di qualcun altro vissuto nel passato, senza chiedersi se lui stesso potrebbe diventare l’attore di un tradimento sempre possibile nella passione continuata di nostro Signore.
Ricambio con molto piacere il tuo abbraccio
biagio