«È STATA SOLO APPLICATA LA DOTTRINA DELLA CHIESA» *
Giovanni Maria Vian, direttore dell’«Osservatore Romano », cosa pensa delle reazioni suscitate dall’intervista di monsignor Migliore?
«Penso che siano state generate da lanci di agenzie di stampa che hanno dato conto in modo non corretto delle sue affermazioni. Poi sono scattate dichiarazioni non tanto sul tenore delle sue risposte, quanto sulle domande dell’intervistatore. E si è innescato il solito circolo vizioso di titoli sempre più "strillati" ».
«Ha ribadito la linea della Santa Sede e la dottrina della Chiesa, da sempre contrarie a ogni discriminazione. Del resto le sue dichiarazioni sono state rese nel contesto del prossimo 60Ëš anniversario delle Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ».
Cosa ha detto in realtà Migliore?
La «mozione» francese chiede la «depenalizzazione» del comportamento omosessuale, che in molti Paesi è sanzionato duramente, fino alla condanna capitale...
«Da sempre la Santa Sede è a favore del rispetto di ogni persona umana. Migliore l’ha affermato con chiarezza. Ha sottolineato infatti che "il Catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione". Certamente, da diplomatico di grande esperienza qual è, Migliore ha voluto anche mettere in guardia...».
Da chi e da che cosa?
«Ha voluto sottolineare che ci sono organismi che lavorano ideologicamente per trasformare scelte personali in nuovi diritti. La difesa della persona non deve costituire la base o il pretesto per estendere o per promuovere le unioni omosessuali o per mettere in difficoltà, con pressioni e discriminazioni, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio". Non per nulla, come molto opportunamente ha fatto notare padre Lombardi alla Radio Vaticana, meno di 50 Stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre più di 150 non vi hanno aderito. Cioè la stragrande maggioranza degli Stati è sulla stessa posizione della Santa Sede».
Giornalista
Giovanni Maria Vian
* Corriere della Sera, martedì 02 dicembre 2008